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16 maggio 2024, Aggiornato alle 16,23
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Politiche marittime

Anita, "In Italia i costi del gasolio tra i più alti d'Europa"

L'associazione dell'autotrasporto in missione in Europa. L'obiettivo è avvicinare i costi sulle accise delle imprese italiane ai paesi del Vecchio Continente


«Occorre avvicinare i costi delle imprese italiane a quelli delle imprese degli altri paesi per ridurre la distorsione concorrenziale». Con queste parole il presidente Anita, Eleuterio Arcese, ha riassunto l'obiettivo della missione che l'associazione di Confindustria che riunisce le imprese più grandi di autotrasporto si è posta nel suo viaggio verso Bruxelles. La confederazione ha presentato alcune proposte alla Commissione Europea che sta lavorando alla modifica alla direttiva 2003/96. L'obiettivo di Anita è di avvicinare i costi energetici delle aziende italiane a quelle delle altre nazioni comunitarie. Proposte, come rende noto lo stesso Arcese, portate anche al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli e al ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
L'associazione ha ricordato che in Italia il gasolio incide per il 20-30% sui costi di esercizio delle imprese italiane di autotrasporto e l'accisa per il 40% circa sul prezzo alla pompa. La norma europea vigente fissa il livello minimo di accise pari a 0,330 euro per litro di gasolio mentre nella nostra penisola sono pari a 0,423 euro, cifra che - anche sottraendo il rimborso previsto - porta il livello a 0,403 euro, tra i più alti del Vecchio Continente.
Tra le proposte presentate da Anita c'è quindi l'elevazione del livello minimo di tassazione per ridurne la differenza con gli altri paesi europei. Inoltre occorre rivedere la previsione del gasolio professionale, anche se tale proposta sta incontrando notevoli difficoltà nell'Unione, ed è necessario eliminare o almeno ridurre i periodi di deroga per i paesi con più bassa tassazione ed in particolare per quelli nuovi entrati.