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28 aprile 2024, Aggiornato alle 12,32
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Politiche marittime

Adeguamento salariale, sciopero al Vado Gateway

Aperto nel 2020, il terminal container si fermerà per tre giorni, dal 15 al 17 gennaio. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti chiedono 60 euro in più in busta paga

Il porto di Vado Ligure

Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato tre giorni di sciopero, dal 15 al 17 gennaio, al terminal container di Vado Gateway, nel porto di Vado Ligure. Aperto nel 2020, la proclamazione dei sindacati segna il primo sciopero per il grande terminal container gestito da APM Terminals, l'azienda terminalistica portuale del gruppo Maersk.

I lavoratori chiedono un aumento salariale di 10 euro sulle giornate di flessibilità, pari a circa 60 euro al mese in busta paga. «Non sono state trovate disponibilità aziendali sulle richieste di adeguamento salariale necessario a contrastare l'aumento del costo della vita e l'impoverimento del potere di acquisto», scrive in una nota Alessio Negro, coordinatore Culp e segretario porti di Filt-Cgil, che aggiunge come con l'azienda non è ancora stato trovato un accordo anche sulla formazione e l'utilizzo di alcuni mezzi di banchina e piazzale.

Infine, i sindacati si lamentano dell'eccessiva "disinvoltura" con viene scambiato il personale tra il terminal container e l'adiacente reefer terminal. Entrambi rientrano nel sistema di Vado Gateway (sempre gestito da APM Terminals) ma «la legge 84/94 dice che ogni terminal deve avere la sua struttura», conclude Negro.