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07 ottobre 2024, Aggiornato alle 17,00
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Politiche marittime

A Federagenti piace il nuovo comitato interministeriale del mare

Secondo il presidente Santi l'istituto riuscirà a coordinare le politiche marittime sparse in otto ministeri


Di fronte alla «diaspora di competenze sul mare fra ben otto ministeri diversi» ora i fatti «ci stanno dando ragione». Il presidente di Federagenti, Alessandro Santi, saluta con favore la nascita del Comitato interministeriale per le politiche del mare, nato per decreto qualche giorno fa dal consiglio dei ministri del governo Meloni.

«Avevamo chiesto – spiega Santi - che la delega al coordinamento fosse assunta genericamente in seno alla presidenza del Consiglio e che superasse la solita logica della proliferazione dei tavoli tematici. I fatti ci dicono che si è tecnicamente ottenuto quanto era insperabile: il presidente del consiglio ha assunto in prima persona le deleghe relative alle azioni governative sul mare avocando ad un Comitato Interministeriale la pianificazione strategica e il coordinamento e, auspichiamo, la soluzione rapida ed efficace di possibili conflitti di competenze fra i vari ministeri sulle singole tematiche, specie quelle emergenziali». Una scelta importante, «in un momento in cui il Mediterraneo torna a essere centrale e in cui le tante guerre, da quella drammatica in Ucraina, a quelle per energia e materie prime, con il conseguente riassetto globale della produzione e dell'interscambio mondiale, generano allarme ma anche opportunità uniche per il nostro Paese».

Santi conclude affermando che «l'utilizzo consapevole e sostenibile del mare è l'unica maniera di garantire la sopravvivenza dei popoli e delle democrazie come le intendiamo: oggi lo capiamo bene, senza le navi e porti idonei, i corridoi umanitari del grano si fermano, come si sono fermati, e milioni di persone si trovano in situazione di assoluta carestia. Non è quindi più accettabile continuare a voltare le spalle al mare, incentivare la chiusura dei porti paralizzandoli con politiche del No a prescindere, e assistere passivamente al dirottamento dei traffici e delle merci verso altre nazioni».

Tag: economia