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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Logistica

ZLS Lazio, Regione approva il piano

Ora manca solo l'ok del governo all'istituzione della Zona logistica semplificata con al centro il porto di Civitavecchia. Coinvolgerà 29 comuni e nelle previsioni migliori fino a 30 mila occupati

Nicola Zingaretti, governatore del Lazio (PES Group Committee of the Regions/Flickr)

Con l'approvazione di ieri da parte della giunta regionale del Lazio del piano strategico per la Zona logistica semplificata (ZLS), mancano pochi passi per dotare la regione dello strumento che semplifica (ma non defiscalizza, quella è la zona economica speciale, o ZES) l'avviamento all'impresa logistica. Il piano è stato inviato a ottobre scorso alla Regione dall'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale.

Come per la ZES, anche la ZLS ha un porto come hub di import-export necessario per la sua istituzione. Quella del Lazio coinvolge 29 comuni e le aree portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, gestite dall'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centro Settentrionale.

I 29 Comuni che fanno parte dalla Zona Logistica Semplificata sono: Allumiere, Anagni, Aprilia, Cassino, Ceprano, Cisterna di Latina, Civita Castellana, Civitavecchia, Colleferro, Ferentino, Fiano Romano, Fiumicino, Fondi, Formello, Formia, Frosinone, Gaeta, Guidonia, Latina, Monterotondo, Orte, Pomezia, Pontinia, Rieti, Roma, Santa Marinella, Tarquinia, Tolfa e Viterbo.

Nel piano di sviluppo strategico sono previsti due possibili scenari, con le relative ricadute in termini di incrementi occupazionali, di reddito e degli investimenti attesi. Si parte dalle stime relative ad uno scenario macroeconomico conservativo, in cui l'impatto sull'occupazione è di 10,800 persone per il Lazio e di 4,100 nel resto d'Italia. Considerando, invece, lo scenario favorevole, l'impatto sull'occupazione sarebbe di 31,500 persone nella Regione e di 12,400 nel resto d'Italia. 

Per il presidente dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, Pino Musolino, con il via libera della Regione Lazio «siamo ormai ad un passo dalla concreta attivazione. Grazie alla ZLS saremo in grado di creare le condizioni favorevoli per attrarre nuovi investimenti e far crescere i traffici portuali curando al contempo la riduzione dell'impatto ambientale e contribuendo alla competitività, allo sviluppo economico sostenibile e all'incremento del livello occupazionale dell'intero cluster portuale e di tutta la filiera logistica. Adesso attendiamo con fiducia il definitivo via libera da parte del governo»

Per Marino Masucci, segretario generale di Fit-Cisl Lazio, la ZLS è un «importantissimo elemento di novità per lo sviluppo e la crescita del tessuto economico regionale e dell'intero centro Italia, coniugando pianificazione e risorse disponibili a partire da quelle a valere sul PNRR. Parliamo di un'intesa che unisca tutti gli stakeholder per la costruzione di un efficiente ecosistema logistico–industriale, facilitato dallo sviluppo della portualità del Lazio, anche alla luce del riconoscimento di Civitavecchia quale porto core.

La ZLS permette alle imprese di trasporto di ottenere autorizzazioni e licenze in modo più veloce rispetto ai tempi previsti normalmente per legge. Avviare un'attività, spostare particolari tipi di merce, ottenere nuovi spazi, riformulare alcune aree di movimentazione: la ZLS dovrebbe riuscire a velocizzare tutte queste cose. A differenza della ZES, la ZLS permette alle imprese di godere di benefici fiscali, come il credito d'imposta.