|
adsp napoli 1
03 maggio 2024, Aggiornato alle 16,47
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Infrastrutture

Un software per rendere più sicuri i porti del Med

Otto paesi dell'Unione Europea installeranno presto un programma per rendere più omogenee le procedure all'interno degli scali del Mediterraneo. Voluto da SafeMed II e finanziato dall'Ue, il software è curato dalla Korean Register of Shipping


Un software di ultima generazione sarà presto installato sulle navi di otto paesi partner dell'Unione Europea nel Mediterraneo con l'obiettivo di rendere più omogenee le procedure nei porti e garantire il rispetto dei parametri di sicurezza fissati dall'organizzazione marittima internazionale (Imo) e dall'organizzazione internazionale del lavoro (Ilo). Il programma è stato sviluppato nell'ambito di SafeMed II, progetto finanziato dall'Ue per limitare lo squilibrio esistente nell'applicazione della normativa internazionale marittima fra i paesi dell'area Med. Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Tunisia e Turchia saranno i beneficiari dell'iniziativa. Insomma quei paesi del Nord Africa e del Medio-Oriente che per rafforzare gli interscambi con la sponda europea – in vista anche di una futura (e auspicata) creazione della zona di libero scambio mediterranea – dovranno lavorare non poco sia per il potenziamento del sistema logistico, sia per raggiungere uno standard comunemente accettato nel settore delle regolamentazioni. Non a caso in quell'area il progetto SafeMed II organizza numerosi workshop di aggiornamento e finanzia borse di studio in università marittime riconosciute a livello internazionale. L'incarico di passare dalla fase progettuale a quella operativa del nuovo software è stato affidato alla Korean Register of Shipping (Krs) dopo una gara presieduta dall'Imo.

M. Mo. 

nella foto la sede dell'Imo a Londra