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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Infrastrutture

Ucina e Assomarinas su concessioni demaniali: "Far bene, ma senza fretta"

Le due associazioni ritengono "intempestivo" l'invito di Lamberto Tacoli (Nautica Italiana) ad accelerare sul DDL di riforma

Ucina Confindustria Nautica e Assomarinas giudicano "intempestivo" l'invito di Lamberto Tacoli (Nautica Italiana) ad accelerare sul DDL di riforma del demanio. Le due associazioni si stanno piuttosto battendo per l'adozione di una normativa specifica per il settore, "meglio ancora se collocata fuori dal DDL di riforma del demanio".

"Il lavoro che Ucina e Assomarinas, in collegamento anche con la componente di Confcommercio, stanno portando avanti – ha precisato Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas e Consigliere Ucina - è quello di spiegare al Governo e alle Istituzioni le peculiarità delle strutture della portualità turistica e degli impianti produttivi della nautica, che per queste necessitano di una normativa specifica, meglio ancora se collocata fuori dal DDL di riforma del demanio. Come del resto era prima della Legge Finanziaria del 2017".

  
"Dunque – ha aggiunto Perocchio - altro che accelerare sul DDL di riforma del demanio, semmai, al contrario, stiamo cercando di far sollevare a Governo e Parlamento il piede dall'acceleratore di un veicolo che ci porta tutti dritti contro un muro. L'uscita stampa di Lamberto Tacoli (Nautica Italiana, "fate presto con la legge di riforma del demanio") lascia molto perplessi. Se questa riforma prosegue, infatti, otterremo solo che tutte le concessioni, sia quelle dei porti turistici, sia quelle dei cantieri navali, sia in generale quelle produttive, finiranno totalmente equiparate a quelle degli stabilimenti balneari. Che, fra l'altro, hanno già molti problemi".