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03 maggio 2024, Aggiornato alle 16,47
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Infrastrutture

Trieste, via alla piattaforma logistica

Il Cipe approva il progetto. Confermato uno stanziamento da 32 milioni di euro a rischio revoca. 360 metri di banchina e due anni di cantiere. Manca soltanto il soggetto a cui affidare la costruzione


Il 9 maggio a Roma l'Autorità Portuale di Trieste presenterà la sua strategia di crescita esaminata e approvata dal Comitato Portuale. Sul tavolo il rilancio dei traffici fra il Mediterraneo, il centro Europa e l'Europa dell'Est, il corridoio Adriatico-Baltico (Trieste-Vienna-Monaco) e il VI (Trieste- Lubiana- Budapest); il rilancio diportistico del Porto Vecchio diportistica e infine l'attuazione del regime di Porto Franco.
Ma al centro della presentazione c'è l'approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo della piattaforma logistica dello scalo giugliano. Un piano, secondo il presidente dell'Authority Marina Monassi, che mostra l'attenzione del governo italiano per questo scalo. «Si può dire – commenta la Monassi - che inizia una nuova era di sviluppo per lo scalo giuliano, a ridosso dell'anno in cui il terminal contenitori ha fatto registrare un record storico (+50,12% le tonnellate trasportate nel settore contenitori), nell'anno in cui abbiamo avviato importanti azioni di rinnovamento infrastrutturale richieste dagli operatori portuali e iniziato un'azione di promozione dello scalo a livello mondiale: i tasselli di una strategia operativa tratteggiata nel piano industriale condiviso con gli attori portuali stanno portando i loro frutti anche in questa difficilissima fase economica internazionale».
Il progetto prevede tre fasi: progettazione esecutiva, gara e due anni di cantiere per realizzare una banchina di circa 380 metri e un'area utile di piazzale portuale di quasi 12 ettari, 250mila metri quadri in più rispetto agli attuali. Totale: 132 milioni di euro. La procedura di gara ha rischiato uno stop per la revoca di uno stanziamento da 32 milioni, già deliberati dal Cipe nel 2006, e che invece la settimana scorsa è stato confermato sulla base di un decreto del 24 febbraio varato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera. L'Autorità portuale «può proseguire senza incertezze l'iter di gara per l'individuazione del soggetto cui affidare la costruzione e gestione del nuovo terminal portuale» afferma la Monassi.
Dopo questo tassello ce n'è un altro da completare secondo l'assessore alle Finanze Sandra Savino, quello del «prolungamento verso i porti del Friuli Venezia Giulia del Corridoio Baltico-Adriatico (da Helsinki e dagli scali baltici all'Adriatico settentrionale), già inserito a fine 2011 dal presidente della Ue Manuel Barroso tra le priorità infrastrutturali dell'Europa».