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07 ottobre 2024, Aggiornato alle 09,21
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Infrastrutture

Trieste, per l'Autorità portuale due nuove vetture elettriche

Previsti investimenti anche sul rinnovo dei mezzi pesanti nei terminal

Zeno D'Agostino con una delle nuove vetture elettriche (Ph: R. Pastrovicchio)

Con la messa su strada dei primi due nuovi mezzi ad alimentazione elettrica, appena consegnati e acquistati con risorse comunitarie, il porto di Trieste investe sulla mobilità sostenibile e riconverte il parco auto in dotazione all'Autorità di Sistema. Insieme ai nuovi veicoli di servizio, sono state di recente installate anche le colonnine di ricarica.

L'acquisto è stato possibile grazie al progetto "Suspot – SUStainable PORTs", finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg Italia-Croazia 2014-2020, che ha l'obiettivo di migliorare la performance ambientale e l'efficienza energetica dei porti adriatici di Italia e Croazia, realizzando azioni pilota in diversi ambiti quali il rumore, la qualità dell'aria e l'emissione di CO2. Con un budget totale di 7.142.000 euro, di cui 753.000 per l'Authority giuliana che è anche capofila del progetto, Susport vede coinvolti anche gli scali di Venezia, Ravenna, Ancona, Bari e Porto Nogaro, oltre ai principali porti croati - Fiume, Zara, Spalato, Ploče, Dubrovnik -, nonché Enti di ricerca e Agenzie di promozione di entrambi i Paesi. 

L'operazione rappresenta uno dei tasselli della più ampia strategia di decarbonizzazione dello scalo giuliano, perseguita anche attraverso fondi europei, che hanno finanziato attività quali l'installazione di colonnine di ricarica, la sostituzione degli impianti di illuminazione portuali con sistemi a led e la progettazione di tutti gli impianti di cold ironing degli scali di Trieste e Monfalcone.  Nel biennio 2021-2022, la quota di investimenti in progetti UE allocata dall'Authority giuliana nel settore green è stata pari a 6,7 milioni di euro. L'Authority portuale segnala, inoltre, che grazie al progetto Noemix (Horizon2020) guidato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, anche il resto del parco auto sarà interamente sostituito con veicoli elettrici e alimentato da ulteriori sette colonnine di ricarica.

"Abbiamo definito un piano ad hoc, per una maggior vivibilità dello scalo e per favorire la transizione ecologica – sottolinea Zeno D'Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone –. Siamo al lavoro non solo sul rinnovo e la riqualificazione del parco veicolare dell'ente, ma anche dei mezzi operativi impiegati in banchina". Con il progetto Green Ports, infatti, finanziato dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica con fondi Pnrr, l'Autorità di Sistema realizzerà con un investimento pari a 4 milioni di euro, infrastrutture di ricarica per mezzi operativi, quali trattori portuali e reach stacker. L'obiettivo è ridurre le emissioni in porto, provenienti in gran parte dai mezzi operativi pesanti in uso agli operatori. L'Autorità avrà il compito di costruire l'infrastruttura di ricarica e di garantirne la manutenzione per poi metterla di disposizione degli operatori portuali che pagheranno per l'energia consumata.
 

Tag: porti - trieste