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02 maggio 2024, Aggiornato alle 17,44
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Politiche marittime

Tra spiagge, cantieristica e diportistica. Il piano portuale di Marina di Carrara

L'autorità di sistema portuale adotta il nuovo piano regolatore portuale, che dovrà però ricevere il parere di Comune, Regione, governo e Consiglio superiore dei lavori pubblici

Il porto di Marina di Carrara

Il Comitato di gestione dell'autorità di sistema portuale di La Spezia e Marina di Carrara ha approvato, dopo il parere favorevole dell'organismo di partenariato, l'adozione del Piano Regolatore Portuale del porto di Marina di Carrara, lo strumento che individua le aree portuali e la loro destinazione funzionale.

Il presidente dell'autorità di sistema portuale, Mario Sommariva, spiega che «si tratta di un evento davvero importante. Il porto attuale non è più adeguato alle nuove esigenze del territorio: sviluppo turistico e della cantieristica diffusa mediante il travel lift, riorganizzazione delle aree commerciali e spazi stabili per i grandi cantieri e per la diportistica. In altri termini uno sviluppo armonico equilibrato e sostenibile.  Il porto non si contrappone allo sviluppo dell'economia basata sugli stabilimenti balneari ma sarà, grazie all'utilizzo per il ripascimento delle sabbie di dragaggio, un alleato serio ed affidabile per rafforzare, nel suo insieme, il turismo balneare ed il traffico commerciale».

Il Comitato di gestione ha dato mandato al segretario generale, Federica Montaresi, a trasmettere la delibera odierna, unitamente agli elaborati allegati che costituiscono il piano regolatore portuale adottato, corredato del rapporto ambientale e della sintesi non tecnica, al Comune di Carrara e alla Regione Toscana, nonché al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il parere sulla coerenza di quanto previsto con il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale (l'apparato in cui rientra il piano regolatore portuale) e al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per il parere di competenza.