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26 marzo 2025, Aggiornato alle 11,29
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Sistri, respinta un'altra richiesta di rimborso

Un emendamento al Dl è stato respinto dal Parlamento. Presentato da Futuro e Libertà, chiedeva il risarcimento dei contributi 2010 e 2011

Il governo respinge una nuova richiesta di rimborso dei contributi 2010 e 2011 versati per il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti. Nei giorni scorsi Futuro e Libertà aveva presentato un emendamento al decreto legge del 22 giugno 2012 (n.83) che stabiliva il rimborso di tutti i pagamenti effettuati finora. L'emendamento è stato prima respinto dal governo e poi dalle commissioni parlamentari competenti. Il sottosegretario all'Ambiente Tullio Fanelli ha giustificato il no affermando che ogni rimborso sarà possibile soltanto nel caso di un'abrogazione definitiva del Sistri, ipotesi a sua volta remota visto che il decreto 83 prevede il suo ripristino entro e non oltre giugno dell'anno prossimo. Fanelli spiega che ogni annullamento del Sistri potrà avvenire soltanto se "gli esiti delle verifiche amministrative e funzionali in corso sul sistema forniranno un esito negativo".
La maggior parte delle aziende coinvolte nel Sistri (circa 300mila più 22mila imprese di autotrasporto) non si accontenteranno della risposta del governo ed è probabile che nella stagione autunnale si faranno avanti con altre iniziative atte a risolvere il nodo dei contributi versati per un sistema che non è mai partito.