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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Politiche marittime

Sì alla sovrattassa, Tar dà ragione al porto di Civitavecchia

Il tribunale regionale del Lazio respinge il ricorso di Italiana Petroli: il tributo extra è giustificato e proporzionato. Di Majo: un precedente per altre vertenze

Il porto di Civitavecchia

Con la sentenza n. 3030/2020, il TAR Lazio ha respinto il ricorso di Italiana Petroli (subentrata a Total Erg), che aveva impugnato l'incremento della sovrattassa istituita dal primo gennaio 2019 nel porto di Civitavecchia. 

È stata, in tal modo, confermata la legittimità dell'operato dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centro Settentrionale. Le contestazioni di Italiana Petroli, che lamentava il carattere sproporzionato dell'aumento, la sua destinazione al finanziamento di opere allo stato non realizzabili e la violazione del principio del "chi usa paga", non hanno, infatti, trovato accoglimento nella decisione del giudice amministrativo, che ha invece condiviso le difese dell'Autorithy affermando che l'aumento è proporzionato, che le opere da finanziare sono state regolarmente autorizzate e che la deroga al principio del "chi usa paga" è stata adeguatamente motivata con l'impossibilità di individuare ex ante la platea dei futuri beneficiari del nuovo porto commerciale di Fiumicino. 

Non solo: a fronte della contestazione di Italiana Petroli, secondo cui l'opera in questione non le arrecherà alcun beneficio, il Tar ha ritenuto "convincente" quanto replicato dall'Autorità di Sistema Portuale, e cioè che la stessa Italiana Petroli, una volta realizzata l'opera, potrà verosimilmente trarne benefici diretti e indiretti, visto che si tratta del principale fornitore di jet avio dell'Aeroporto di Fiumicino, con il quale il nuovo porto commerciale andrà a formare un sistema logistico strategico per tutto il Paese.

Una sentenza significativa per il presidente dell'Adsp, Francesco Maria di Majo, «analogamente a quella che ha recentemente riconosciuto all'AdSP il potere impositivo sui diritti di porto di passeggeri e crocieristi». «Si è affermata – continua -, anche in questa occasione, la corretta interpretazione della norma che attribuisce agli enti portuali l'autonomia finanziaria e impositiva e la facoltà di agire sulle leve tributarie per realizzare le opere portuali». Si è creato, in poche parole, un precedente giudiziario utile per altre vertenze simili. «D'ora in poi – conclude di Majo - potremo programmare e realizzare, senza indugio, diverse opere fondamentali per i porti del Lazio, tra cui il nuovo porto commerciale di Fiumicino per il quale, come noto, abbiamo ottenuto un importante finanziamento dalla BEI che trova parziale copertura proprio nel gettito della sovrattassa istituita e per la cui completa realizzazione potremo, auspicabilmente, concludere in tempi brevi gli avviati iter volti all'ottenimento del necessario contributo economico da parte dello Stato e della Regione Lazio. La sentenza del TAR, rigettando l'unico  ricorso presentato avverso uno dei decreti adottati nel 2018, conferma la tenuta della riforma del sistema tributario dell'ente portato a termine nel 2018 dopo un lungo e condiviso iter riducendo, rispetto al passato, il carico tributario complessivo sugli operatori».