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07 ottobre 2024, Aggiornato alle 17,00
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Infrastrutture

Semestre Fincantieri, perdite per 234 milioni. Ricavi +16%

La svalutazione delle controllate e soprattutto la crisi economica dell'ultimo trimestre pesano sui conti del gruppo. Il capitale delle commesse resta molto alto, con 93 navi in consegna fino al 2029

(Gary Bembridge/Flickr)

La svalutazione della controllata norvegese Vard, della controllata statunitense Fincantieri Marine Group, senza dimenticare l'inflazione e il rincaro dei costi dell'energia e delle materie prime, pesano sul primo semestre di Fincantieri, che comunque chiude con ricavi in crescita del 16 per cento, pari a 3,51 miliardi di euro. Il primo consiglio di amministrazione di metà anno sotto la presidenza Claudio Graziano ha approvato oggi la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno.

L'ebitda è pari a 90 milioni, (219 milioni nel primo semestre 2021), con un ebitda margin al 2,6 per cento (7,2 per cento). Il risultato del periodo è negativo per 234 milioni (positivo per 7 milioni nel primo semestre del 2021) dopo aver scontato oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (156 milioni). La perdita risente, spiega Fincantieri in una nota, «degli esiti di una review strategica delle commesse nel settore delle infrastrutture, della valutazione degli effetti dei maggiori prezzi delle materie prime sui costi a vita intera delle commesse nel settore Shipbuilding, della svalutazione di alcuni attivi finanziari, oltre che della svalutazione dell'avviamento della controllata norvegese Vard e della controllata USA Fincantieri Marine Group».

La posizione finanziaria netta a debito è di 3,29 miliardi (2,23 miliardi al 31 dicembre 2021), coerente, spiega Fincantieri, con i volumi di produzione.

Il carico di lavoro complessivo è pari a 113 navi, per un controvalore di oltre cinque volte i ricavi, pari a 34,6 miliardi. Il backlog è di 24,1 miliardi, con 93 navi in consegna fino al 2029.

Nei primi sei mesi di quest'anno sono state consegnate 8 navi da 5 stabilimenti, mentre per la seconda metà dell'anno è prevista la consegna di cinque navi da crociera. Segnali di ripresa per il settore cruise, che solo a luglio ha visto la firma di un memorandum per due navi da crociera alimentate a idrogeno. 

Per quanto riguarda le controllate, Fincantieri Marinette Marina ha confermato l'ordine per la terza unità del programma Costellation della US Navy, mentre Vard ha due commissioning service operation vessel per Norwind Offshore.

L'amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, spiega che «l'andamento economico del secondo trimestre è stato negativamente caratterizzato da una review strategica sul portafoglio di business non core, dagli effetti sui prezzi delle materie prime conseguenti alla guerra russo-ucraina, e da altre partite non ricorrenti. L'azienda – continua Folgiero - nei prossimi mesi perseguirà una sempre maggiore concentrazione sul core business dello shipbuilding indirizzando la crescita attesa nel settore militare e la ripartenza del settore crociere; tale percorso sarà anche caratterizzato da una grande focalizzazione su nuove soluzioni digitali e green che aumentino nel tempo la "distintività" della grande leadership di Fincantieri nell'industria internazionale della navalmeccanica. Ugualmente il Gruppo perseguirà con sempre maggiore attenzione progetti industriali mirati alla eccellenza operativa dei propri cantieri in Italia e all'estero oltre a dedicare massima cura allo sviluppo del proprio rilevante capitale umano».

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