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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture - Logistica

Sace e Intesa finanziano Salerno Container Terminal con 5 milioni

Le risorse serviranno a completare l'acquisizione della Amoruso e alla realizzazione di un nuovo posto frontaliero


Sace e Intesa Sanpaolo supportano la crescita di Salerno Container Terminal con un finanziamento da 5 milioni di euro, erogato da Intesa Sanpaolo, a supporto del piano di investimenti al 2030 della società terminalistica del gruppo Gallozzi. Il finanziamento andrà a integrare le risorse aziendali destinate all'acquisizione del ramo d'azienda contenitori della società Amoruso Giuseppe e alla realizzazione di un nuovo posto frontaliero.

Salerno Container Terminal è uno dei maggiori gateway marittimi container del Meridione, strategico per le esportazioni delle produzioni industriali centro-meridionali, soprattutto nell'agroalimentare, e per l'importazione di prodotti semilavorati e finiti, destinati agli impianti di trasformazione e alle aree di consumo del territorio nazionale. La società fa parte del gruppo Gallozzi, storico operatore portuale dello scalo di Salerno, che offre servizi di movimentazione container, di logistica e shipping. Dal 2000 il gruppo è concessionario del Marina d'Arechi, il porto nautico di Salerno da mille posti barca.

Secondo i calcoli di SACE, i porti, gli aeroporti e le ferrovie saranno il comparto che crescerà maggiormente nel prossimo quinquennio, in media del 3,8 per cento l'anno, trainati dalla transizione ecologica. «Prende sempre più forma la strategia di posizionamento della nostra azienda in un contesto qualitativo di portata internazionale», commenta Agostino Gallozzi, presidente di Salerno Container Terminal. «Daremo ora corso ad un nuovo set-up industriale del nostro terminal, sia per accrescerne le capacità che per rendere ancora più efficiente e performante il ciclo integrato delle movimentazioni portuali. Non a caso, in concomitanza con questa importante acquisizione, prendono il via da Salerno nuovi collegamenti marittimi con gli Stati Uniti, il Mediterraneo, il Nord Europa, la Cina e l'Estremo Oriente a servizio dell'export del nostro Paese». In una nota Antonio Bartolo, responsabile Sud Mid Corporate di SACE, parla di un'operazione «che rientra nell'ambito dell'operatività di rilievo strategico per il Paese destinato a un settore ritenuto ad alto impatto», supportando un piano di investimenti «in una realtà portuale che ha registrato una forte ascesa». Per Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, «Questa operazione conferma l'impegno della banca a supportare le imprese che operano e investono nelle Zone economiche speciali del Mezzogiorno. Da diversi anni siamo in prima linea per valorizzare queste aree strategiche per il rilancio dell'economia marittima e recentemente abbiamo predisposto un nuovo plafond di 5 miliardi di euro per favorire nuovi insediamenti produttivi e opere di adeguamento infrastrutturale sia nelle Zone economiche speciali meridionali che nelle Zone logistiche semplificate in fase di realizzazione nel Centro Nord. Nelle regioni di mia competenza abbiamo inoltre siglato diversi accordi con i commissari straordinari delle Zes per accelerarne la crescita».