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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Infrastrutture

Rivoluzione Porto Vecchio Trieste, 70 milioni di progetti

Regione, Comune e Autorità portuale firmano accordo di programma quadro. Quattro destinazioni: misto, moli, museale-scientifico e ludico-sportivo, per aprire il porto alla città

Roberto Dipiazza, Massimiliano Fedriga e Zeno D'Agostino

Il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia-Giulia e l'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Orientale hanno firmato oggi, alla Centrale Idrodinamica del capoluogo, un Accordo di programma quadro per la riqualificazione urbanistica delle aree del Porto Vecchio per un valore complessivo degli investimenti a disposizione pari a quasi 70 milioni di euro.

L'Accordo è stato firmato dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, dal governatore del Friuli, Massimiliano Fedriga, e dal presidente dell'Autorità portuale, Zeno D'Agostino.

Viengono concepite tre aree: mista, che organizzi in modo eterogeneo i magazzini storici dello scalo giuliano; moli, per la vocazione crocieristica e turistica soprattutto; un sistema museale-scientifico e uno ludico-sportivo.

Per quanto riguarda quello misto, i capannoni potranno essere destinati all'uso amministrativo, turistico-ricettivo, residenziale (non più del 70 per cento del totale), industriale (con particolare attenzione all'alta tecnologia), commerciale o, infine, nei servizi. Vengono esclusi i centri commerciali e le industrie pesanti. L'edificazione è diretta, cioè l'imprenditore può chiedere direttamente il permesso di costruire, semplificando le procedure.

Il sistema dei moli include le aree demaniali e il futuro Adria Terminal, anche in ambito crocieristico.

Il sistema definito museale-scientifico-congressuale prevede nuovi musei (si è parlato di uno dedicato ai Lloyd's e di un museo del mare), sale congressuali, piste pedonali e ciclabili. È un'area già utilizzata dal comune da circa tre anni per iniziative del genere.

Infine, il sistema ludico-sportivo prevede aree verdi e zone dedicate allo sport.

È previsto anche un parco lineare che va dal centro città a Barcola e un viale monumentale che va dal Faro della Vittoria al Castello di San Giusto.

«L'aereo che rullava da tanto tempo sulla pista oggi decolla», ha commentato Dipiazza, che ha poi spiegato come lo statuto del Consorzio Ursus (formato da Comune, Regione e Autorità di sistema portuale) si occuperà della promozione e dell'alienazione dei beni del Porto Vecchio definendo gli immobili da lasciare al comune e la variante urbanistica, quest'ultima che negli ultimi tre anni ha portato a un centro congressi, aree museali, park bovedo, lotto di viabililità, percorsi pedonali e ciclabili. I progetti in corso riguardano il secondo lotto delle infrastrutture e dei sotto servizi, il Museo del Mare e completamento delle urbanizzazioni, per un totale di 26 milioni. «E – conclude Dipiazza - con gli altri strumenti di pianificazione già adottati e in corso di approvazione, Piano della Mobilità Sostenibile e Piano Particolareggiato del Centro Storico, abbiamo a disposizione quasi 70 milioni».

Tag: trieste