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05 ottobre 2024, Aggiornato alle 18,17
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Rischio Covid, porto di Yantian quasi fermo

La produttività del polo cinese di Shenzhen scende al trenta per cento per via del rischio epidemia Covid. Decine di navi in rada in attesa. E i noli si impennano

Uno scorcio del porto di Shenzhen (ChrisSegui/Flickr)

Da circa un paio di settimane il porto cinese di Shenzhen, Yantian - uno dei più importanti del Paese e del mondo, esportatore di moltissimi prodotti destinati trasportati dalle navi mercantili – è quasi fermo. Ci sono dei focolai in città e per scongiurare un'eventuale epidemia da fine maggio il governo della Cina ha disposto rigide misure di disinfezione e quarantena, rallentando parecchio il flusso merce, col risultato che ora molte sono le navi in attesa in rada e altrettante quelle che hanno deciso di saltare l'approdo.

Disinfezione continua delle navi e quarantena per le persone che vi scendono stanno causando enormi accumuli di merce da sbarcare e imbarcare e code di navi in rada, con decine di imbarcazioni in attesa al largo. Maersk ha detto che la produttiva del porto di Yantian è attualmente al 30 per cento.

«Il peggioramento del problema della congestione portuale della Cina Meridionale sta diventando l'ultimo grande ostacolo, un collo di bottiglia delle forniture per il settore delle spedizioni di container», spiega Andrew Lee, analista di Jefferies a Hong Kong. «Questo, prevediamo, porterà i moli dei container a raggiungere nuovi massimi storici nel breve termine».

L'indice settimanale del China Containerized Freight per le esportazioni è nuovamente balzato segnando un nuovo record il 4 giugno. I noli spot per spedire un container da 40 piedi (1 FEU) da Shanghai a Rotterdam sono aumentati del 2,8 per cento a 10,462 dollari, mentre quelli da Shanghai a Los Angeles, secondo il Drewry World Container Index, sono aumentati del 3,7 per cento a 5,952 dollari.

I contagi rilevati nella provincia di Guangdong, dove si trova Shenzhen, sono circa 100 dal 21 maggio ad oggi, di cui la maggior parte nella capitale, Canton, dov'è stato avviato un test di massa sui circa 14 milioni di abitanti che sono sostanzialmente in lockdown.

È un blocco che avrà ripercussioni sul commercio mondiale, in modo simile (o maggiore) al blocco del canale di Suez di sei giorni accaduto a marzo con l'incaglio della portacontainer Ever Given.

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Tag: coronavirus - cina