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08 maggio 2025, Aggiornato alle 13,19
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Registro Internazionale, ok da Bruxelles per la proroga fino al 2033

Il regime di agevolazioni per gli armatori che scelgono la bandiera italiana, approvato dalla Commissione Europea, prevede una dotazione di 5,4 miliardi di euro

(Ph: EsseBì Italia)

In base alle norme Ue sugli aiuti di Stato, la Commissione Europea ha approvato la richiesta italiana di reintrodurre il Registro Internazionale, regime che punta ad incoraggiare le compagnie di navigazione a registrare le proprie navi in Europa assicurando così il rispetto di standard sociali, ambientali e di sicurezza più elevati.

L'organismo legislativo di Bruxelles aveva approvato il regime italiano originario nel 1998 e nuovamente nel 2004. Nel giugno 2020, la Commissione aveva approvato una proroga del regime fino alla fine del 2023. L'Italia ha infine notificato alla Commissione la reintroduzione del regime sino alla fine del 2033. 

Il regime può contare su una dotazione di 5,4 miliardi di euro e prevede che le compagnie di navigazione ammissibili che iscrivono le proprie navi nel Registro Internazionale possano beneficiare di una riduzione dell'imposta sulle società e di altre agevolazioni, come l'esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali per i marittimi, una riduzione dell'imposta sui contratti di assicurazione delle navi o una riduzione dell'imposta sulla registrazione dei contratti di lavoro per i marittimi. 

La Commissione ha riconosciuto che il regime reintrodotto è "necessario e adeguato per raggiungere gli obiettivi prefissati, ovvero rafforzare la competitività degli armatori e degli operatori, sostenere lo sviluppo del settore marittimo e incoraggiare la registrazione delle navi nei registri navali dell'UE/SEE". A Bruxelles hanno inoltre ha riscontrato che il regime è "proporzionato, in quanto limitato al minimo necessario e con un impatto sul contenuto sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri". 


 

Tag: armatori - ue