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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Armatori - Infrastrutture

Ravenna, l'impegno di Grimaldi per il futuro green del porto

Lo scalo romagnolo ha sempre segnato livelli di traffico molto importanti nel settore dei rotabili e può crescere ulteriormente

da sinistra: Annagiulia Randi, assessore del Comune di Ravenna con delega al porto; Eugenio Grimaldi, executive manager del gruppo Grimaldi; Daniele Rossi, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale

"L'arrivo della Eco Catania nel porto di Ravenna rappresenta un evento unico, che conferma la vicinanza e l'impegno del nostro gruppo non solo per questa città ma verso tutta la Regione dell'Emilia Romagna", ha dichiarato Eugenio Grimaldi, executive manager del gruppo Grimaldi. "Da oggi ci sarà un miglioramento non solo in termini di sostenibilità ambientale, ma anche di erogazione di servizi in termini di capacità, se consideriamo che questa nave e la sua gemella Eco Livorno, entrambe appartenenti alla classe GG5G, hanno il doppio della capacità di carico rispetto a quelle precedentemente impiegate sul servizio trisettimanale Ravenna – Brindisi – Catania. In generale, con l'impiego delle unità di questa serie ultra-moderna ed ecofriendly, raggiungiamo già oggi, con quasi 30 anni di anticipo, i target di riduzione delle emissioni fissati per il 2050". "Ci auguriamo che questa nuova ed importante iniziativa possa fungere da volano per ulteriori traguardi futuri che coinvolgeranno il gruppo Grimaldi, la splendida città di Ravenna ed il suo porto, che con la sua costante crescita rappresenta un nodo strategico per il trasporto marittimo delle merci", ha concluso Grimaldi.

L'utilizzo di queste due nuovissime navi Ro-Ro, di ultima generazione, non solo apre al porto di Ravenna, che ha sempre segnato livelli di traffico molto importanti nel settore dei rotabili, la possibilità di crescere e soddisfare una domanda che da tempo esiste, ma va esattamente nella direzione dei tanti investimenti che si stanno avviando per un porto più green. Da tempo il porto di Ravenna, che sempre ha creduto nelle Autostrade del Mare, sostiene l'importanza di togliere camion dalle strade (a fine 2021 il Terminal T&C  avrà sottratto dalle strade circa 80.000 camion e dal porto di Ravenna saranno partita circa 9000 treni), sia in termini di riduzione di emissioni nocive, sia in termini di maggiore sicurezza della circolazione. A questa significativa attività di movimentazione di rotabili, ora si affiancano i progetti di elettrificazione delle banchine, cold ironing al terminal crociere, realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili, utilizzo di mezzi elettrici od alimentati ad idrogeno, nel segno di una sempre maggiore sostenibilità ambientale di un grande porto, come è quello di Ravenna. Un porto che già oggi si colloca tra i primi del nostro Paese e che, con la realizzazione del progetto dell'Hub Portuale, si candida a svolgere in maniera ancora più determinata il ruolo di nuovo ed importante snodo della logistica nazionale e centroeuropea.