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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Prysmian investe 80 milioni nel polo di Napoli

All'interno di un piano da un miliardo che al 2025 punta a consolidare un mercato in cui è leader, l'azienda posacavi espanderà il centro produttivo di Arco Felice

Lo stabilimento Prysmian ad Arco Felice, in provincia di Napoli (prysmiangroup.com)

Prysmian Group ha presentato oggi, a Pozzuoli, a bordo della più grande posacavi al mondo, la Leonardo Da Vinci, un piano di investimento da un miliardo di euro. Entro il 2024 il gruppo italiano, leader mondiale nella produzione di cavi per l'alimentazione e le telecomunicazioni, conta di consolidare la sua quota di mercato tra il 35 e il 40 per cento. Prysmian prevede inoltre la realizzazione di un nuovo stabilimento di cavi sottomarini negli Stati Uniti e l'ampliamento della capacità produttiva negli stabilimenti di Italia, Finlandia e Francia, tra cui quello di Arco Felice, in provincia di Napoli.

«Lo sviluppo della rete elettrica transeuropea ricopre un ruolo strategico sia per la decarbonizzazione e transizione verso fonti rinnovabili sia per migliorare l'autonomia energetica europea, un'urgenza tornata di attualità con il conflitto Russia-Ucraina», afferma Valerio Battista, amministratore delegato del gruppo Prysmian.

Prysmian può contare anche sulla base operativa di Middlesbrough in Gran Bretagna, oltre a quella di Arco Felice, in provincia di Napoli, dove il gruppo investirà 80 milioni per ampliarla in vista dell'interconnessione Tyrrhenian Link, il doppio collegamento tra Sicilia, Sardegna e penisola italiana, che a dicembre scorso ha visto Terna assegnare il bando gara per l'infrastruttura di rete a Prysmian (contratto da 1,7 miliardi).

Per il 2025 la previsione è di ottenere progetti complessivi per 8 miliardi, quasi il doppio rispetto al portafoglio 2021 che vale 4,8 miliardi, a cui si è aggiunto quest'anno l'incarico per la realizzazione di Neu Connect, la prima interconnessione elettrica sottomarina tra Gran Bretagna e Germania, del valore di 1,2 miliardi. In Finlandia, a Pikkala, centro di riferimento per il Centro e il Nord dell'Europa, particolarmente focalizzato su progetti di cablaggio di parchi eolici offshore, è destinato un investimento di oltre 100 milioni, a cui se ne aggiunge uno simile nello stabilimento di Gron in Francia per la produzione dei cavi destinati al German projects (contratto da 1,8 miliardi). Completano l'attuale assetto produttivo di cavi sottomarini gli stabilimenti di Nordenham in Germania e Drammen in Norvegia. Infine, il gruppo sta anche accelerando il piano per la costruzione del primo stabilimento di cavi alta tensione sottomarini in Massachusetts negli Usa, che, con un investimento di circa 200 milioni rappresenterà un hub di strategica importanza per lo sviluppo dell'eolico off-shore negli Stati Uniti. 

La tecnologia dei materiali dedicata a questo tipo di cavi è altissima. Prysmian utilizza un sistema di ultima generazione, il 525 kV P-Laser, lanciato nel 2019, pensati per supportare una maggiore tensione, fino a 525 chilovolt. Per quanto riguarda i cavi sottomarini, si utilizzano strutture armate in fibra aramidica, su base in nylon ma estremamente più resistenti di quest'ultimo, capaci di resistere fino tremila metri di profondità. 

La flotta di navi posacavi di Prysmian conta, oltre all'ammiraglia Leonardo Da Vinci,  la Giulio Verne, la Cable Enterprise, l'Ulisse e la nuova chiatta Barbarossa

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