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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Logistica

Protocollo Difesa-Anita per trovare nuovi autisti dei mezzi pesanti

I volontari congedati delle forze armate potranno essere formati per ottenere la patente E e i certificati annessi alla guida dei veicoli sopra le 7,5 tonnellate

(Bernal Saborio/Flickr)

Il segretariato generale della Difesa e l'associazione Anita firmano una convenzione per rinfoltire le flotte delle aziende dell'autotrasporto con nuovi autisti. Un sostegno alla ricollocazione dei volontari congedati delle forze armate, che rappresenta un primo passo dell'ambizioso progetto "Forze Armate e Accademia dell'autotrasporto", che cercherà nei prossimi mesi di rimpinguare gli autisti dei mezzi pesanti, settore con una carenza cronica di personale, ulteriormente peggiorata negli ultimi due anni e mezzo.

L'accordo è stato stipulato presso Palazzo Zacco, sede del circolo ufficiali dell'esercito di Padova, alla presenza del vicecomandante per il territorio del comando forze operative Nord, Ugo Cillo. La convenzione è stata siglata per la Difesa da Franco Lunerti, capo del primo reparto del segretariato alla Difesa e per Anita dal presidente Thomas Baumgartner.

Il progetto "Accademia dell'autotrasporto" avrà lo scopo di offrire ai volontari congedati senza demerito o in servizio prossimi al congedo iscritti al progetto "Sbocchi Occupazionali", e ai giovani autisti che abbiano conseguito la patente C o E, la possibilità di accedere a un percorso formativo per acquisire l'abilitazioni alla guida dei mezzi pesanti, la patente E, oltre a facilitare l'ottenimento delle certificazioni professionali (CQC, Crono, Carico, ADR, etc.) e la prima formazione nell'ambito della disciplina del trasporto terrestre e intermodale.

La collaborazione ricade nell'ambito del più ampio "Progetto Sbocchi Occupazionali", coordinato da segretariato della Difesa e sviluppato dai comandi militari dell'esercito presenti in ogni Regione, al fine di promuovere la ricollocazione professionale del personale militare che ha completato senza demerito il proprio servizio nelle Forze Armate.

«La carenza di personale qualificato è un grave problema che Anita ha più volte denunciato negli ultimi anni», spiega il presidente Baumgartner, che ringrazia la Difesa per la sottoscrizione di una convenzione «che per noi ha un valore estremamente significativo, in quanto riteniamo che un approccio collaborativo efficiente tra le parti sia una condizione fondamentale e necessaria per portare avanti un progetto così ambizioso, che vede nella valorizzazione e nello sviluppo delle potenzialità dei singoli il suo scopo principale».
 
«Riteniamo – continua Baumgartner - che la preparazione dei conducenti e le competenze tecniche specifiche necessarie per guidare i mezzi di ultima generazione siano alla base dell'efficace funzionamento dell'intera catena logistica e possano garantire senza alcun dubbio un maggiore standard di sicurezza delle nostre strade». Infine, secondo il presidente di Anita, «l'idea dell'accademia potrebbe essere una notevole opportunità per migliorare l'immagine della figura del conducente di mezzi pesanti, più volte messa in cattiva luce dall'opinione pubblica, che gioca un ruolo fondamentale nel processo di avvicinamento alla professione, soprattutto da parte dei più giovani».
 
Lunerti ha detto che l'accordo con Anita «si inserisce nel quadro più ampio della convenzione sottoscritta con Umana. Il personale militare che lascia il servizio ha la giusta formazione e la giusta attitudine all'impegno e all'adattamento che deriva dalla cultura militare. Accogliamo con estrema soddisfazione l'accordo odierno e auspichiamo che l'iniziativa possa essere ripetuta in altre regioni italiane».

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