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04 giugno 2025, Aggiornato alle 14,45
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Infrastrutture

Porto Torres si prepara alla costruzione dell'antemurale

Sabato scorso il pontone "Luca" ha ormeggiato sugli Alti Fondali in vista del posizionamento dei dissuasori antistrascico


Con l'arrivo a Porto Torres del pontone della Sales, l'Autorità di sistema portuale (Adsp) della Sardegna avvia il completamento dell'ultima delle prescrizioni previste dal "Decreto Via" per la realizzazione dell'antemurale di Porto Torres. 

Sabato scorso il pontone Luca ha ormeggiato alla banchina Alti Fondali per avviare, in accordo con l'Ente Parco dell'Asinara, l'attività di posizionamento dei dissuasori antistrascico e dei moduli per il ripopolamento della fauna ittica. I primi, una ventina in tutto, realizzati interamente in cemento, verranno posizionati nelle acque del Parco nazionale e in prossimità degli specchi acquei che ospitano le 140 mila talee di posidonia reimpiantate nel 2023. I 75 moduli, sempre in cemento stampato in 3D, saranno, invece, sistemati nell'area del parco marino per ampliare l'habitat naturale delle specie presenti, favorendone così la proliferazione e la salvaguardia. 

Ultimo passaggio, dunque, della lunga, complessa e onerosa attività di adempimento a ben 22 prescrizioni previste, con apposito provvedimento del mese di febbraio 2018, dai Ministeri dell'Ambiente e della Cultura a mitigazione dell'impatto dei lavori di realizzazione dell'opera. Iter che si aggiunge alle altrettanto numerose attività di monitoraggio che accompagnano tutte le fasi di realizzazione dell'Antemurale.

Contestualmente, dal 12 maggio scorso e fino al 30 di giugno prossimo, è in corso l'opera di bonifica bellica, commissionata alla Subservice Srl, su un'area di 30 mila metri quadri del porto commerciale, preparatoria allo spianamento dei fondali per l'imbasamento dei cassoni. 

Per quanto riguarda, invece, l'intervento per lo spostamento del fortino militare e della statua della Madonna, propedeutico all'avvio dei lavori di resecazione, per una lunghezza di 80 metri, della banchina Alti fondali, l'AdSP è in attesa dell'ennesima approvazione del progetto da parte della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio. Solo a conclusione dei suddetti interventi si procederà con la produzione e la posa dei cassoni per l'allungamento della diga. 

"Siamo finalmente giunti all'ultima fase di adempimento alle 22 prescrizioni ministeriali – spiega Massimo Deiana, presidente dell'Adsp della Sardegna –, una attività tecnicamente complessa, estremamente lunga nelle tempistiche di realizzazione e, aspetto non secondario, onerosa per le nostre casse. Un iter lungo 7 anni, condotto quasi in sordina e, pertanto, non visibile all'esterno, che ha purtroppo attirato accuse tanto gratuite quanto ingenerose nei confronti dell'Ente, che respingiamo decisamente ai mittenti. Entro fine giugno, una volta conclusa la bonifica bellica, si passerà alla fase di lavorazione più pesante del cantiere, con gli spianamenti dei fondali per la posa dei cassoni, la cui produzione verrà avviata non appena ottenuto il via libera definitivo dagli enti di controllo preposti".

Tag: sardegna