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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Logistica

Porto di Palermo, dal primo luglio arriva il Port Community System

Sempre più scali italiani si dotano dello standard europeo di gestione digitale del traffico di navi e mezzi portuali. Tra qualche settimana toccherà anche al sistema portuale della Sicilia Occidentale


L'Autorità di sistema portuale (Adsp) della Sicilia occidentale attiverà dal primo luglio prossimo il Port Community System, lo standard internazionale europeo di gestione digitale dei rapporti tra la pubblica amministrazione – in questo caso l'Adsp – le autorità di controllo – Dogane, Guardia di Finanza, ASL, tra gli altri - e gli enti del cluster commerciale (spedizionieri).

Con il supporto Infoera - Circle Group, azienda specializzata in soluzioni informatiche per la portualità e la logistica, l'Adsp siciliana - che gestisce i porti di Palermo, Porto Empedocle, Termini Imerese, Trapani, Gela e Licata – ha presentato oggi in un convegno dedicato le novità di questo sistema, annunciando che una prossima ordinanza ne renderà obbligatorio l'uso da parte di tutti gli operatori portuali a partire dal prossimo primo luglio.

Con il segretario dell'AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Luca Lupi, sono intervenuti: Donato Liguori direttore generale, Direzione generale per i porti, la logistica e l'intermodalità – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Oliviero Giannotti, segretario generale Assoporti, Francesco Benevolo, direttore RAM, Logistica Infrastrutture e Trasporti Spa, Luciano Caddemi, dirigente Area Operativa dell'AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Luca Abatello presidente Infoera srl e ceo di Circle Group, Silvia Segnini e Luigi Streri, PCS specialist.

L 'Autorità ha partecipato al bando di ottobre 2023, pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per lo sviluppo e l'implementazione dei servizi Port Community System per l'interoperabilità con le pubbliche amministrazioni, risultando, nel febbraio 2024, beneficiaria di un finanziamento di importo pari a € 1.000.000,00. 

Il PCS è uno strumento informatico per la gestione del traffico delle navi, dei mezzi e delle merci in porto. Si tratta di una banca dati in grado di comunicare attraverso automatismi con i sistemi degli organi centrali dello Stato (Dogane, Capitaneria di Porto, Istat, PLN), sgravando tutti dalle ripetute comunicazioni. Lo scopo, infatti, è quello di velocizzare le operazioni legate agli adempimenti di sicurezza, logistici e doganali. Il dialogo tra sistemi e l'interoperabilità permette un deciso snellimento ma anche una contrazione dei tempi di lavorazione dei processi di import/export. I destinatari del PCS sono agenti, spedizionieri, autotrasportatori, dogane centrali e locali, capitaneria di porto. 

Il progetto di implementazione del PCS è iniziato  attraverso il riuso del software SINFOMAR, adottato già anni fa dall'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale. 

«Siamo orgogliosi del traguardo raggiunto, che permetterà al porto di Palermo di proseguire sulla strada della digitalizzazione e dell'implementazione dell'attrattività commerciale», commenta Lupi. «Il mio ringraziamento va alla struttura dell'AdSP, soprattutto ai servizi  Informatici, all'area Operativa e all'ufficio Project, particolarmente coinvolti nel permettere all'AdSP di completare quest'altra tappa del PNRR. Per noi si tratta di un ulteriore passo verso l'innovazione tecnologica finalizzata sia allo sviluppo della catena logistica che delle operazioni portuali».

«Siamo molto lieti – commenta Abatello - di aver supportato il Porto di Palermo e il sistema portuale della AdSP, attraverso un percorso di affiancamento e implementazione progressiva, nell'implementazione del PCS, strumento indispensabile per la semplificazione degli scambi informativi tra i diversi attori della comunità portuale. È con grande orgoglio che oggi partecipiamo alla presentazione degli esiti del lavoro svolto, punto di partenza fondamentale per la piena interoperabilità e frutto anche dell'esperienza pluriennale di INFOERA e del Gruppo CIRCLE, grazie anche alla disponibilità al riuso dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale e il modello di innovazione tecnologica Sinfomar».

«Fa piacere - ha detto Liguori - constatare come gli obiettivi di competitività legati alla digitalizzazione e all'interoperabilità del sistema logistico fissati dal Ministero siano stati recepiti e raggiunti dall'intero sistema portuale e l'incontro di oggi a Palermo testimonia come sia possibile spendere, e spendere bene, le risorse del PNRR. In Italia oggi esiste una concomitanza di fattori importanti come la volontà politica e la presenza di fondi: è il momento di accelerare verso sistemi sempre più digitalizzati».

Tag: palermo