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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Porto di Gioia Tauro in ripresa reintegra gli esuberi del Medcenter

Nei primi quattro mesi di quest'anno traffici in forte recupero: +52 per cento. Aponte annuncia la riassunzione dei portuali della Gioia Tauro Port Agency

(Telemia)

Il porto di Gioia Tauro ha registrato una spiccata crescita dei traffici in questo periodo, nonostante la contrazione dell'economia mondiale per via del lockdown. Nei primi quattro mesi dell'anno lo scalo di trasbordo mediterraneo ha movimentato poco più di un milione di teu, un aumento notevole rispetto ai primi quattro mesi del 2019, del 52,5 per cento per la precisione, come rende noto l'autorità portuale, anche se bisogna sottolineare che il vigoroso incremento riflette il drastico calo dell'anno precedente, che diventa quindi decisamente recuperato.

Una ripresa talmente promettente da aver spinto Gianluigi Aponte, patron di Msc, a impegnarsi a reintegrare nel Medcenter Container Terminal gli esuberi convogliati negli anni scorsi nella Gioia Tauro Port Agency, l'agenzia portuale locale. Lo ha annunciato l'armatore in una lettera di risposta ai ringraziamenti di Andrea Agostinelli, commissario dell'autorità portuale (Gioia Tauro è l'unico importante scalo italiano non ancora incluso in un'Autorità di sistema portuale). 

C'è fame di spazio in questo periodo, con questo boom dei traffici. Nei prossimi giorni si procederà all'estensione temporanea, su richiesta del terminalista, dell'area in concessione a Medcenter, per poter depositare circa 40 mila container. 

L'armatore aveva prospettato, e quindi garantito, il forte recupero di questi primi quattro mesi, riportando lo scalo calabrese in vetta alle classifiche internazionali degli hub di trasbordo marittimo. «A tale riguardo - ha scritto Aponte rispondendo a una lettera di ringraziamento di Agostinelli - le confermo la nostra intenzione di reintegrare le poche persone che attualmente sono inserite nella Gioia Tauro Port Agency». Aponte si è congratulato con i lavoratori portuali, «cosa che ci dà la fiducia per continuare ad indirizzare sempre più volumi su Gioia Tauro e per far diventare Gioia Tauro il porto più importante del Mediterraneo. Sono molto contento - ha concluso - dei continui investimenti sui dragaggi, indispensabili per l'ormeggio delle navi da 23 mila teu». 

Gioia Tauro si presenta oggi come un porto ammodernato. Ad aprile di un anno fa il Medcenter Container Terminal è stato riorganizzato dopo la cessione delle quote Contship Italia a Terminal Investment, la controllata del gruppo Msc che oggi possiede il cento per cento del Medcenter. È stato avviato un piano d'investimento basato sul potenziamento del parco gru con l'introduzione di diverse nuove gantry crane capaci di lavorare navi da 22 mila teu con un braccio d'estensione da 24 file di container. Recentemente l'autorità portuale ha anche installato un correntometro, un sistema di monitoraggio ambientale per rilevare corrente marina, altezza delle onde, marea e meteo, molto utile soprattutto di notte, come ha sottolineato Aponte nella lettera ad Agostinelli, per permettere a piloti e comandanti di impostare manovre più accurate». 

All'indomani della prima fase della pandemia mondiale, «lo scalo calabrese - scrive l'autorità portuale di Gioia Tauro in una nota - è stato pienamente operativo per garantire il rifornimento dei beni essenziali al Paese. La perfetta tenuta del porto è stata accompagnata dalla determinazione del terminalista di mantenere la piena occupazione dei suoi dipendenti senza ricorrere agli ammortizzatori sociali».

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Tag: gioia tauro - msc