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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Politiche marittime

Porti, Rixi: "Puntiamo su ministero del Mare e intermodalità"

Al convegno Alis al Transpotec il viceministro sollecita investimenti sul Tirreno e l'Adriatico, oltre che a rinnovare e regolare l'autotrasporto


Più investimenti in infrastrutture e trasporti intermodali e il ritorno del "ministero del Mare". Senza dimenticare la regolamentazione dell'autotrasporto, destinato a una crescita importante, sia internamente, con regole chiare e condivise, sia esternamente, per concorrere alla manodopera terza. Sono questi gli argomenti su cui ha ragionato il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, nel corso del convegno Alis di venerdì al Transpotec. "L'Italia ha due lunghissime autostrade naturali – ha detto Rixi – che sono il Mar Tirreno e il Mare Adriatico. Dobbiamo investire su questo per non massacrare il nostro territorio. E non è solo un problema di sostenibilità. I porti del Mediterraneo possono competere con quelli del Nord Europa e ci dobbiamo attrezzare per migliorarne le infrastrutture. Dobbiamo investire su porti e banchine guardando però a quello che sarà l'armamento nel futuro per non realizzare opere che quando saranno pronte rischiano di essere vecchie". 

"Stiamo portando le infrastrutture ferroviarie negli scali marittimi – ha aggiunto Rixi – e creando aree retro portuali collegate da navette di collegamento per decongestionare città portuali. Devono crescere gli investimenti di settore. Dobbiamo diventare uno Stato più intelligente. Attualmente incassiamo tra i 9 ed i 12 miliardi dagli sdoganamenti. Se saremo bravi – ha affermato ancora Rixi – potremo portare queste entrate a 25 miliardi con effetti benefici per tutti". E alla fine ha concluso: "Alla luce di tutto ciò, mi piacerebbe tantissimo vagliare nel governo l'ipotesi di istituire il ministero del Mare". 

Autotrasporto
«Il mercato della logistica è destinato a una crescita importante, per questo il governo si sta attivando su più fronti: rinnovare il parco Tir e arrivare a regole valide per tutti gli autotrasportatori evitando la concorrenza sleale», ha detto Rixi, che spera entro l'anno di arrivare «a un accordo per la rottamazione dei mezzi. Ci stiamo lavorando con il ministero dell'Economia».

L'obiettivo è avere un mercato dell'autotrasporto rinnovato, unito e pronto a internazionalizzarsi. «Nei prossimi anni - continua - avremo più traffico merci nel nostro Paese. I dati dicono che i porti mediterranei stanno crescendo ed in particolare quelli Italiani. Quindi ci sarà più lavoro ma il tema è che il lavoro sarà pagato meno: basta paragonare quanto viene pagato un autista dell'Est Europa rispetto ad un autista italiano. C'è un totale sbilanciamento». «Non possiamo intervenire sul costo del lavoro - conclude - ma potremo scaricare alcuni costi a favore delle aziende».

Tag: logistica - porti