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02 novembre 2024, Aggiornato alle 18,30
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Porti di Livorno e Montevideo insieme per i prodotti forestali

I due scali hanno stretto un accordo di sviluppo reciproco per rafforzare questo tipo di traffico


L'Autorità di sistema portuale di Livorno e l'Administracion Nacional De Puertos dell'Uruguay hanno siglato oggi a Livorno un accordo sullo sviluppo reciproco dello scalo italiano e di quello di Montevideo. L'obiettivo principale è rafforzare il traffico dei prodotti forestali, su cui lo scalo di Livorno è il principale in Italia e uno dei più importanti a livello europeo

L'accordo mira a riattivare un'intesa del 2000 tra l'autorità portuale di Livorno e l'Administracion Nacional De Puertos, organismo del ministero delle Infrastrutture dell'Uruguay incaricato di amministrare i porti pubblici di Montevideo, Nueva Palmira, Colonia, Juan Lacaze, Fray Bentos, Paysandú, Salto.

Nel 2022, lo scalo labronico ha movimentato 2,13 milioni di tonnellate tra cellulosa, fluff, carta kraft e legname, con un incremento del 19,2 per cento sull'anno precedente. Il porto, che movimenta da solo il 60 per cento dell'importazione nazionale del settore, mira a diventare sempre di più un hub di riferimento per Uruguay, Cile e Brasile, con i quali ha rapporti già molto stretti per via del ruolo strategico giocato da compagnie di navigazione come G2 Ocean e Saga Welco. Entrambi i vettori hanno in essere contratti commerciali con alcuni dei più importanti produttori di pasta di legno, a cominciare dalla brasiliana Suzano, per finire con la finlandese UPM, società che ha recentemente realizzato in Uruguay e, in particolare, nel Dipartimento di Durazno, vicino a Montevideo, un nuovo impianto, in grado di produrre a regime circa 2,1 milioni di tonnellate di pasta di cellulosa all'anno.

A Livorno arrivano mediamente ogni anno dal Sud America circa 900 mila tonnellate di prodotti forestali. Sono numeri rilevanti, destinati ad aumentare non appena il nuovo stabilimento dell'UPM a Montevideo avrà cominciato ad avviare la produzione.

La firma è avvenuta alla presenza, tra gli altri, del viceministro alle Infrastrutture dell'Uruguay, Juan José Olaizola, e dell'ambasciatore dell'Uruguay in Italia, Ricardo Javier Varela Fernandez. Era presente anche il console onorario dell'Uruguay, Silvio Fancellu, mediatore principali nell'attività diplomatica che ha preceduto l'accordo. Per parte italiana c'erano in collegamento da Roma il sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture, Tullio Ferrante. Tra gli operatori presenti citiamo Lucia Filippi, manager di G2 Ocean; Mauro Tosi, manager di Saga Welco; il presidente di Compagnia Impresa Lavoratori Portuali, Marco Dalli; il presidente della Compagnia Portuale di Livorno, Enzo Raugei; l'amministratore delegato di Sintermar, Corrado Neri; e rappresentanti delle associazioni di categoria Asamar, Spedimar, Confindustria, Confitarma e Assimprese. 

«L'accordo rappresenta la prima tappa di un percorso di collaborazione che auspichiamo possa proseguire nel tempo», ha detto Olaizola. Per Fernandez l'intesa rappresenta «una piattaforma programmatica per rilanciare una collaborazione proficua per entrambi i Paesi». Per il presidente del porto di Livorno, Luciano Guerrieri:, «l'accordo rinsalda vecchi rapporti, costruendone di nuovi. Ci metteremo al lavoro per aumentare l'efficienza economica e operativa dei nostri scambi commerciali, nel segno di una crescita economica comune».

Tag: livorno