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19 marzo 2024, Aggiornato alle 09,02
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Politiche marittime

Pesca, Federpesca: "La flotta italiana è vetusta"

Per la direttrice generale Francesca Biondo i Paesi membri europei dovrebbero coordinarsi sugli stock e valorizzare il pescato locale, più che intensificare il pescato

Francesca Biondo, direttrice generale Federpesca

Nonostante l'Italia sia uno dei principali consumatori di pesce in Europa, la flotta da pesca del Paese è tra le più vecchie, con un'età media di 31 anni e oltre l'80 per cento dei prodotti ittici importati. «Occorre rinnovare e ammodernare la flotta peschereccia italiana, tra le più vetuste in Europa, per colmare un gap che incide sul soddisfacimento della domanda interna, sull'ambiente, sul costo delle produzioni e sulla sicurezza del lavoro a bordo. Sono necessari strumenti di accesso facilitato al credito per investimenti, nel rispetto dei vincoli della politica europea comune», afferma Francesca Biondo, direttrice generale Federpesca, nel corso del convegno "Progetto Mare", organizzato da Confindustria e in corso di svolgimento a Roma. «L'attuale crisi internazionale – continua Biondo - ha posto all'attenzione di tutti il tema dall'autonomia strategica del nostro Paese nell'ambito della quale l'autonomia alimentare riveste un ruolo strategico di cui ancora si parla poco».

Secondo Biondo, oltre a un'autonomia strategica che guardi al 2050, è necessario definire misure gestionali condivise tra i Paesi che hanno accesso agli stessi stock ittici, in quanto la regolamentazione unilaterale dello sforzo di pesca «può tradursi in un dumping ambientale, economico e sociale. Infine, occorre promuovere il prodotto ittico italiano tramite campagne volte a sensibilizzare i consumatori all'acquisto e al consumo di prodotti locali, e mediante l'adozione di adeguati sistemi di tracciabilità e autenticazione degli stessi».

Perciò, più che aumentare la quantità di prodotto pescato, che aggraverebbe la carenza cronica, in certe regioni, degli stock ittici, bisognerebbe investire «sulla sua valorizzazione, sulla tracciabilità e la consapevolezza dei consumatori. Il futuro della pesca – ha concluso Biondo - passa necessariamente da una riqualificazione dell'intero comparto, una flotta tecnicamente moderna, equipaggi preparati, gestione del settore in termini adeguati al valore della produzione, rispetto e gestione del contesto ambientale, valorizzazione del prodotto».

Tag: pesca