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22 gennaio 2025, Aggiornato alle 18,17
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Logistica

Osservatorio Contract Logistics, Gentile (Assologistica): "Siamo servizio pubblico essenziale"

L'associazione chiederà al governo l'immediato riconoscimento del ruolo che il settore svolge nella fase di emergenza sanitaria

Andrea Gentile

Il ruolo degli operatori della logistica nell'era covid è stata al centro dell'edizione 2020 dell'Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, quest'anno dedicato agli effetti dell'emergenza sanitaria sulla logistica in conto terzi. Andrea Gentile, presidente di Assologistica ha ricordato come dal primo istante nel quale le autorità di governo nazionale e sanitario hanno impartito direttive a tutela della salute pubblica e segnatamente quella dei lavoratori, Assologistica ha informato e sensibilizzato i propri associati attraverso un puntuale servizio di domande e risposte per affrontare in presa diretta l'immediata adozione di tali misure, incluse la raccomandazione di adozione del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro firmato dalle parti sociali sotto l'egida del governo. 

Logistica servizio pubblico essenziale
"Ci sembra di cogliere da parte delle imprese adeguata consapevolezza dei problemi, adottando le misure previste nel Protocollo ed effettuando i conseguenti cambiamenti organizzativi – ha detto il presidente di Assologistica - I ripetuti e autorevoli appelli delle più alte cariche istituzionali italiane hanno senz'altro contribuito ad accrescere il senso di responsabilità di imprenditori, manager e lavoratori, anche se si sono presentati casi di assenteismo, sospetto indice di scarsa consapevolezza dell'importanza del proprio personale contributo all'interesse generale". 

Per tale ragione - ha proseguito Gentile - Assologistica chiederà al governo l'immediato riconoscimento di ‘servizio pubblico essenziale' per tutte le attività di logistica con relativa applicazione delle norme di cui alla Legge n.146/90 e successive modificazioni per tutta la durata di permanenza dello stato di emergenza. Ciò favorirebbe un'accresciuta consapevolezza di tutte le componenti sociali coinvolte. Una norma di questo tipo potrebbe generare un effetto mediatico molto positivo: sarebbe chiaro a tutti che chi lavora in logistica sta contribuendo al sostegno del Paese. Naturalmente tale status viene richiesto limitatamente al periodo di permanenza dello stato di emergenza e avrebbe zero oneri per lo Stato".

"Il costo delle misure di sicurezza non può essere a carico solo di operatori logistici e committenti. Il nostro settore ha saputo mostrare doti di resilienza, adottando soluzioni che hanno coinvolto in primis l'attività degli addetti della logistica. A livello di attività, quali ad esempio la pianificazione, l'adozione dello smart working si è mostrata scelta nel complesso vincente. Garantire l'esecuzione di operazioni attraverso lo schermo di un computer - ha concluso Gentile - non è però stato possibile per quelle attività che in logistica necessitano della presenza sul campo (penso all'allestimento degli ordini, al trasporto, alla distribuzione fisica delle merci)".