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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Infrastrutture

Nellie Bly, il primo rimorchiatore autonomo

Sviluppato da Sea Machines Robotics di Boston, ha completato il suo primo viaggio da mille miglia intorno alla Danimarca. A bordo, due marittimi che non hanno guidato quasi mai

Nellie Bly in viaggio

Sea Machines Robotics, società di ingegneria navale di Boston, ha completato il primo viaggio in remoto in assoluto di un rimorchiatore. Battezzato "the machine odyssey", è stato un percorso di mille miglia nautiche intorno alla Danimarca, iniziato il 30 settembre da Amburgo e terminato nei giorni scorsi. La particolarità è che a bordo non c'era nessuno a manovrare (anche se qualcuno c'era), con i comandi affidati a migliaia di chilometri di distanza da un centro di comando negli Stati Uniti.

14 porti della Danimarca toccati: Amburgo, Kiel, Troense, Klintholm, Copenaghen, Hundested, Aarhus, Laeso, Skagen, Hanstholm, Hvide Sande, Esbjerg, Heligoland e Cuxhaven. A bordo del rimorchiatore, chiamato Nellie Bly (dal nome della giornalista americana che nel 1888 iniziò un giro del mondo in 72 giorni) e costruito da Damen Shipyards nei Paesi Bassi, un sistema di sensori capillare. Le eliche sono capaci di pianificare direzione e potenza; carte nautiche digitali vettoriali hanno permesso di pianificare un percorso in continuo aggiornamento, senza dimenticare i sensori per il rilevamento degli ostacoli e gli algoritmi capaci di riaggiornare i sistemi sulla base della rotta in corso. La base cartografica digitale è stata fondamentale per gli operatori in remoto di terra, coprendo 12 mila miglia quadrate e fornendo dati ambientali, video e audio in tempo reale, oltre ovviamente alle previsioni meteo.

Michael Johnson, CEO di Sea Machines, spiega che Nellie Bly ha percorso 1,027 miglia, di cui il 96,9 per cento in autonomia, effettuando in tutto 31 manovre di prevenzione delle collisioni. La velocità media è stata di 7,9 nodi e i dati raccolti sono pesanti 3,8 terabyte.

Non è che non c'era proprio nessuno a bordo. Due marittimi fissi tenevano sotto controllo le apparecchiature, ma non sono dovuti intervenire quasi mai per manovrare. Durante gli scali, poi, sono saliti e scesi diversi passeggeri.