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16 aprile 2024, Aggiornato alle 15,53
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Armatori

Nel 2014 la flotta mercantile salva 40mila persone

Il dato di armatori e associazioni di categoria europee. Un numero troppo alto, quasi tutti migranti, che prova l'inefficienza dei programmi di salvataggio, come Mare Nostrum e Triton


L'anno scorso le navi mercantili hanno soccorso circa 40mila persone in mezzo al mare tra rifugiati, immigrati e dispersi. Un numero molto alto che secondo gli armatori «sarà destinato a salire drammaticamente» se la comunità internazionale non strutturerà maggiormente i programmi di salvataggio. Insomma, Mare Nostrum e Triton non bastano. Lo affermano le quattro associazioni che insieme rappresentano il mondo armatoriale e dei trasporti dell'Europa: European Community Shipowners' Associations (ECSA), European Transport Workers' Federation (ETF), International Chamber of Shipping (ICS) e International Transport Workers' Federation (ITF). Armatori (ECSA), sindacati dei trasportatori (EFT e ITF) e imprenditori (ICS) di rappresentanza europea hanno scritto una lettera indirizzata ai 28 Stati membri Ue.  

«È inaccettabile che la comunità internazionale faccia sempre più affidamento alle navi mercantili e ai loro equipaggi per intraprendere salvataggi di dimensioni sempre più grandi. Ci sono singole navi che hanno dovuto salvare fino a 500 persone alla volta, creando gravi rischi per i marittimi che non dovrebbero far fronte a questa situazione». Il discorso delle associazioni è esplicito: «ci assumiamo pienamente la responsabilità legale di salvare chiunque», scrivono, ma è chiaro che non sono loro quelli che devono occuparsi della cosa, per lo meno non con queste proporzioni.

Per le quattro associazioni gli Stati Ue «devono condividere l'onere finanziario» di affrontare «questa grave crisi umanitaria», tradotto: spendere più soldi e investire di più nei programmi di salvataggio. La questione andrebbe affrontata come prioritaria, «all'ordine del giorno del Consiglio europeo e nelle riunioni dei ministri».

Le associazioni calcolano che l'anno scorso hanno perso la vita in mare oltre 3.500 persone.