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02 maggio 2024, Aggiornato alle 17,44
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Infrastrutture

Nei porti sardi meno materie prime e più passeggeri

Sostanzialmente positivo il bilancio 2023 che ha registrato anche il record per il mercato delle crociere


Nonostante la flessione causata dalla crisi economica internazionale, il dato dei traffici commerciali in crescita e soprattutto il record per il mercato delle crociere danno un'impronta sostanzialmente positiva al 2023 dei porti del Sistema Sardegna. Al di là del segno meno su import–export di materie prime, è infatti del tutto evidente il balzo in avanti per i volumi registrati nel settore cabotiero. 

A partire dai traffici passeggeri che, dalla somma dei numeri dei principali porti commerciali (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci ed Arbatax), pari a circa 5 milioni e 326 mila unità, registrano un più 7 per cento rispetto ad un 2022 già record. Stessa percentuale di crescita anche per il traffico sulle rotte inferiori alle 20 miglia (Santa Teresa e Portovesme), che si attestano a poco meno di circa 883 mila passeggeri. Come già annunciato ad inizio anno, il 2023 ha segnato anche un record nel mercato delle crociere, con un quasi raddoppio sui numeri del 2022.

Segno meno, sempre rispetto al 2022, per la movimentazione delle rinfuse. In dettaglio, si riduce del 7 per cento il volume di tonnellate liquide (principalmente petrolio greggio in entrata e raffinati in uscita) e del 27 per cento quelle solide. Pesano sul calo, una contrazione dell'import di granaglie, mangimi e carbone. Materie prime, queste, che hanno maggiormente subito il blocco degli scambi commerciali con i principali fornitori di Est Europa ed Asia: Ucraina e Russia. Rallenta anche l'esportazione di materiali di cava e minerali che, da circa 1 milione e 700 mila tonnellate del 2022, passa a poco più di 1 milione e 250 mila dell'anno in esame. 

Positivo, invece, il dato relativo alle merci trasportate su gommato che, con un più 3 per cento sull'anno precedente, crescono di circa 365 mila tonnellate rispetto alle 12 milioni e 241 mila del 2022.  In contrazione, ma comunque vitale, la movimentazione dei contenitori del Porto Canale di Cagliari, che subisce gli effetti di una costante crisi mondiale del settore, ulteriormente aggravata dalle recenti tensioni nel canale di Suez.

"Nonostante lo scenario di crisi internazionale che ha colpito e, purtroppo, continua a colpire il trasporto marittimo, gli scali del Sistema Sardegna continuano a mantenere la rotta – dice Massimo Deiana, presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna – Il 2023 è stato, nel complesso, l'anno record per il settore cabotiero. A partire dal traffico passeggeri che, forte anche della crescita sulle rotte minori, ha superato abbondantemente le 6 milioni di unità, accompagnato dalla movimentazione di merci su gommato che cresce di un ulteriore 3 per cento, attestandosi a oltre 12 milioni e 605 mila tonnellate. Ancora più entusiasmante, quello delle crociere, con un 97 per cento di balzo rispetto ad un 2022 già di per sé positivo. Unica nota negativa, che purtroppo prescinde dall'impegno dell'Ente nella stimolazione del mercato, quella delle rinfuse, pesantemente penalizzate dalle tensioni internazionali nell'Est Europa e oggi ancora più acuite da nuovi focolai di tensione su rotte strategiche come il Mar Rosso". 
 

Tag: porti - sardegna