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19 marzo 2024, Aggiornato alle 09,20
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Logistica

Nasce la seconda zona franca doganale di Brindisi

Dietro Costa Morena, 200 mila metri quadri pronti per l'insediamento produttivo. L'Agenzia delle Dogane approva la perimetrazione

In arancione, al centro, la Zona Franca Doganale Interclusa di Brindisi

Il direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna, ha approvato la perimetrazione della Zona Franca Doganale Interclusa di Brindisi, situata nella zona industriale retro portuale, in alcune aree di Brindisi Nord retrostanti la banchina di Costa Morena, come candidata dal Comitato di Indirizzo della Zona Economica Speciale adriatica.

Si conclude così, in tempi rapidi, il lavoro sinergico svolto da Autorità di sistema portuale dell' Adriatico Meridionale, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed Enel per l'istituzione, dopo Capobianco, della seconda Zona Franca Doganale a Brindisi, in un'area di circa 200 mila metri quadrati, già infrastrutturata e pronta per ricevere nuovi investimenti produttivi che sostengano i livelli occupazionali dell'indotto, creando ulteriori opportunità di crescita e di sviluppo.

Sono stati individuati ampi spazi strategici non più utili all'attuale configurazione energetica, funzionali alla realizzazione di attività di deposito e logistiche nell'ambito della Zona franca. «Un processo ispirato a principi di sostenibilità che non comporterà alcun impatto ambientale, atteso che saranno convertite a nuova vita strutture già esistenti, e che valorizzerà competenze e asset già attivi e proficui, applicando i principi cardine dell'economia circolare». 

Per il presidente dell'Adsp, Ugo Patroni Griffi, la zona franca è un'opportunità fondamentale per la logistica e l'occupazione, «evitando la perdita di risorse e rilanciando l'economia del porto di Brindisi, cogliendo a pieno le opportunità offerte dalla transizione energetica». Per Minenna le amministrazioni dello Stato «devono fare sistema per valorizzare al massimo il sistema portuale nazionale, mettendolo in connessione con la rete di trasporto ferroviario e gli assi logistici intermodali europei e transeuropee». «Solo il radicamento e la conoscenza delle realtà locali consente di promuovere e realizzare una collaborazione così concreta tra amministrazioni pubbliche e operatori economici, capace di incidere positivamente sul tessuto produttivo territoriale», conclude il direttore territoriale delle Dogane per la Puglia, Molise e Basilicata, Marco Cutaia.

Tag: dogane - brindisi