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24 marzo 2025, Aggiornato alle 12,59
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Infrastrutture

Napoli, Karrer studia il porto

Settimana di incontri per il neo commissario, il terzo in un anno. La priorità è la ricostruzione dell'amministrazione portuale


di Paolo Bosso  (da Repubblica Napoli di oggi)
 
Al porto di Napoli arriva il terzo commissario in un anno. Dopo un ammiraglio e un comandante, è il turno di un professore di urbanistica. È Francesco Karrer. Ordinario alla Sapienza di Roma, è stato presidente del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici e consulente in tanti progetti infrastrutturali, dal ponte sullo Stretto alle autostrade, passando per gli imprenditori Benetton e Impregilo. Ieri è stato il giorno dell'insediamento, quello dell'interlocuzione con il ministero dei Trasporti, per un incarico della durata di sei mesi. Oggi incontrerà il comandante delle Capitanerie, e suo predecessore, Felicio Angrisano, poi un vertice con il ministero dell'Ambiente. Domani sarà il turno della Regione Campania e delle istituzioni locali. Una settimana di screening quindi, affinché si possa stabilire una diagnosi sullo stato di salute del porto di Napoli. Per Karrer c'è da approfondire la materia visto che di porti, finora, se n'è occupato poco, a parte una consulenza nel 2001 al Piano Regolatore Portuale del porto di La Spezia.
 
 
La lista delle cose da fare al porto di Napoli è lunga. C'è il Grande progetto, partito in pompa magna con 240 milioni di euro e ora ridotti a 154 da spendere entro il 2015. Poi il dragaggio dei fondali, la darsena di Levante e il recupero dei crediti sulle concessioni (non meno di 19 milioni), vero punto oscuro di un'imprenditoria portuale che ha fatto del "pagherò" la sua filosofia di impresa, con l'avallo delle passate presidenze dell'Authority. Infine il punto nevralgico, quello che regge tutto: l'approvazione definitiva del Piano Regolatore Portuale. 
Attendisti gli operatori. «Ben venga un altro tecnico, ma quello che vorremmo è un presidente con cui poter programmare i prossimi quattro anni» afferma Domenico De Crescenzo, presidente del Consiglio territoriale degli spedizionieri di Campania e Calabria. Sulla stessa linea gli agenti marittimi: «Il Grande progetto è il futuro, ma più di questo abbiamo bisogno di gestire la quotidianità di un porto che giorno dopo giorno perde traffico in tutti i settori», taglia corto il presidente Assoagenti Andrea Mastellone. La "quotidianità" è, in altre parole, la relazione dell'amministrazione portuale con l'esterno (governo, operatori, istituzioni), mai così in basso come in questo momento. L'Authority, dopo più di un anno di commissariamento, è a pezzi. È questa la sfida che Karrer dovrà affrontare: ripristinare la normalità. 
Termina infine la querelle tra Napoli e Salerno sull'ipotesi di accorpamento delle authorities. Ieri il governatore Caldoro ha ricevuto Confindustria Salerno in un incontro risolutivo che ha inaugurato di fatto una cabina di regia sulla riforma nazionale dei porti. «Mantenere i due porti non contrasta ma facilita una logistica integrata della Campania», ha detto Caldoro.
 
Nella foto il molo San Vincenzo