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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Monopolio e biglietti cari senza distinzioni, indagine Antitrust su Caronte & Tourist

L'AGCM avvia istruttoria. Tariffe che a volte non rispecchiano il servizio: una persona con auto paga lo stesso prezzo di una vettura con cinque passeggeri. L'armatore: "Costi confrontati con compagnie in regime di convenzione"

Un traghetto Caronte & Tourist all'imboccatura del porto di Messina

Possibile posizione dominante nel traghettamento di passeggeri nello Stretto di Messina, con prezzi dei biglietti più cari degli altri operatori e non modulati tra auto con più o meno passeggeri. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha avviato un'istruttoria nei confronti della società di trasporti Caronte & Tourist.

Istruttoria, scrive l'AGCM, che accerterà se l'operatore con sede a Messina è «monopolista di fatto» sulla rotta Villa San giovanni-Messina rada San Francesco, applicando «prezzi e condizioni contrattuali eccessivamente onerosi, violando in tal modo la prescrizione di cui all'art. 3, comma 1, lett. a) della legge n.287/90».

L'istruttoria

Ad una prima analisi dell'Antitrust emergerebbe come Caronte & Tourist pratichi «prezzi alti e significativamente superiori rispetto a quelli praticati da altri operatori, oltretutto non parametrati rispetto agli ipotizzabili costi di svolgimento del servizio». Per esempio, una persona sola con auto al seguito paga lo stesso prezzo di una vettura con cinque passeggeri. Un comportamento discriminatorio nei confronti dei passeggeri. «L'eccessiva onerosità della politica commerciale di Caronte&Tourist - scrive l'AGCM - i cui prezzi non sembrano parametrati ai costi sostenuti per l'erogazione del servizio, inoltre, appare prima facie confermata degli elevati EBTIDA registrati dalla società nel 2017 e nel 2018».

«Siamo certi che grazie al procedimento si potrà giungere a una decisione dell'autorità garante della concorrenza che potrà acclarare la correttezza del sistema tariffario da noi praticato e riconoscere che le scelte effettuate comunque non danno luogo a nessun tipo di abuso», ha commentato Caronte & Tourist in una nota, secondo la quale c'è un riferimento incongruo visto che le tariffe dello Stretto sono paragonate a «quelle di una compagnia che opera in Sardegna e in regime di convenzione». Inoltre, la «congruità delle tariffe è stata certificata da uno studio di due «massimi studiosi italiani, entrambi docenti della Luiss Guido Carli di Roma, basato sul raffronto sinottico tra tratte omogenee e soprattutto tra compagnie non destinatarie di contributi pubblici, come è notoriamente Caronte & Tourist».