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11 ottobre 2024, Aggiornato alle 17,23
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Politiche marittime

Meno usa e getta, meno gas serra. La campagna Costa-Enea per i giovani

La compagnia crocieristica e l'Agenzia nazionale per l'ambiente e l'energia hanno intervistato migliaia di studenti per sapere come affrontare i cambiamenti climatici

(margarita rivero/Flickr)

Nell'anno definito dal ministero della Transizione ecologica "dell'ambizione climatica", in cui l'Italia ha la presidenza di turno del G20 e ricopre il ruolo di co-chair della COP26 attualmente in corso, Costa Crociere partecipa al dibattito sul clima dando voce alle aspirazioni delle nuove generazioni per un futuro più sostenibile. 

La compagnia crocieristica italiana ed Enea, partner scientifico del progetto, hanno sottoposto agli studenti un questionario con l'obiettivo di individuare le questioni ambientali che stanno più a cuore ai ragazzi e aiutarli a definire le loro richieste ad attori istituzionali pubblici e privati. Hanno aderito migliaia di studenti che hanno partecipato nell'anno scolastico 2020-2021 al progetto di citizen science Guardiani della Costa di Costa Crociere Foundation, dal 2017 rivolto a scuole in tutta Italia con il patrocinio del Ministero per la Transizione Ecologica e il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera.

Per per nove studenti su dieci le priorità di azione per contrastare il cambiamento climatico sono: 

• la riduzione della produzione di materiali usa e getta;
• sensibilizzazione per un minore consumo;
• misure di decarbonizzazione per la diminuzione delle emissioni di gas serra nell'atmosfera; 
• incentivazione all'utilizzo dell'economia circolare.

Otto studenti su dieci auspicano che per la protezione dell'ambiente marino e costiero sia necessario un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze giovanili nei processi decisionali. 

Quasi l'80 per cento è ottimista, ritenendo che siamo in tempo per salvare le coste e il mare.

Il 92 per cento chiede l'adozione di una legge italiana sul clima, in applicazione della legge europea sul clima, e l'introduzione di più ore di educazione ambientale nelle scuole italiane, fondamentali per promuovere comportamenti responsabili e attivi tra i cittadini più giovani. 

Infine, quasi nove studenti su dieci ritengono importante un impegno da parte delle aziende, in particolare per quel che riguarda la realizzazione di progetti per l'utilizzo responsabile dell'acqua.

Le richieste emerse dalle risposte dei ragazzi alla survey sono risultate in linea con le discussioni del Y20, l'engagement group giovanile ufficiale del G20, che si è riunito da maggio a luglio, da portare all'attenzione del summit dei leader del G20.

Recentemente, questo progetto ha reso possibile il recupero del "driftwood", il legno trasportato dal mare, con il quale sono state realizzate le sculture del nuovo ristorante Archipelago a bordo dell'ammiraglia a gas Costa Smeralda, presentato a inizio ottobre, parte dei proventi del quale verranno destinati da Costa a progetti di tutela ambientale e sociale.

«Il processo Y20 ha dimostrato come ragazzi e ragazze di tutto il mondo siano in linea con le priorità da affrontare in ambito climatico e ambientale. È incoraggiante vedere come ci siamo concentrati sul proporre soluzioni concrete. Riteniamo fondamentali l'educazione teorica e pratica per le nuove generazioni, per fornire opportunità di lavoro e la partecipazione a processi decisional», scrivono in una nota congiunta Francesca Passudetti e Nicola Blasetti, delegati italiani del Y20.

Costa Crociere si farà portatrice di queste istanze con le istituzioni e i suoi partner, affinché le richieste dei "Guardiani della Costa" possano essere prese in considerazione su più livelli possibili.

«L'ascolto dei giovani e la valorizzazione delle loro opinioni e idee fa parte integrante del manifesto di Costa per un turismo di valore, sostenibile e inclusivo. Ci siamo dati già anni fa l'obiettivo di essere pionieri dell'innovazione sostenibile, aprendo la strada per l'intera industria crocieristica, in linea con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e intendiamo continuare con determinazione su questa strada», commenta Rossella Carrara, vicepresidente Corporate Relations & Sustainability Costa Group.

«Abbiamo introdotto per primi tecnologie di propulsione più sostenibili, come il gas naturale liquefatto, e stiamo lavorando a ulteriori soluzioni che ci consentiranno di avvicinarci nei prossimi anni all'ambizioso obiettivo della prima nave a zero emissioni nette. Abbiamo avviato progetti all'avanguardia di economia circolare e uso responsabile delle risorse», spiega Davide Triacca, Sustainability Director di Costa Crociere e Segretario Generale della Fondazione.

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