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18 marzo 2024, Aggiornato alle 16,46
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Cultura - Eventi

Marevivo lancia la campagna per ripiantare le foreste marine

L'attività sperimentale partirà questo mese nell'area dei fondali marini di Aurisina in provincia di Trieste


Le foreste del mare producono più del 50% dell'ossigeno che respiriamo, assorbono circa un terzo dell'anidride carbonica in eccesso prodotta dalle attività umane con una velocità 35 volte maggiore rispetto alle piante terrestri. Purtroppo, però, si stima che solo in Italia oltre il 30% delle praterie sommerse e fino all'80% delle foreste algali sia andato perduto e si prevede che entro il 2050 si arriverà a un'ulteriore regressione del 21% a causa dell'inquinamento, dei cambiamenti climatici e di altre attività umane come l'urbanizzazione delle coste, la pesca a strascico e l'ancoraggio selvaggio. 

Per questo, l'associazione ambientalista Marevivo – che da sempre si occupa della tutela delle praterie sommerse, a partire da quelle di Posidonia oceanica – lancia oggi la sua nuova campagna nazionale "Replant", un progetto di divulgazione scientifica e sensibilizzazione che vuole aumentare la consapevolezza dei cittadini riguardo il ruolo vitale di questi ambienti marini minacciati dalle attività umane, mettendo in pratica sperimentazioni di piantumazione della Cymodocea nodosa, con l'obiettivo di poter un giorno riforestare il mare così come si fa sulla terra. 

L'attività sperimentale della campagna di piantumazione prevista da "Replant", che partirà nel mese di maggio nell'area dei fondali marini di Aurisina in provincia di Trieste, si compone di più fasi: una prima indagine sul territorio per identificare le aree di prelievo delle piante e le aree ideali per il trapianto e l'attecchimento delle zolle; una seconda fase di formazione degli operatori e una terza fase finale di trapianto delle zolle di fanerogame sommerse e monitoraggio dell'attecchimento, con un'analisi del tasso di espansione delle neonate praterie e del livello di accrescimento di biodiversità.