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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Maiorca-Mayol, sfida nel profondo blu

L'acceso confronto tra i due apneisti che hanno dominato la scena tra la metà degli anni '60 e i primi anni '80


Uno è italiano, l'altro francese. Il primo è un tipo pragmatico, a cui piace andare subito al sodo; il secondo ha invece un carattere estroso, un po' guru e un po' guascone. Diversi in tutto, ma con una passione in comune: gli abissi marini, da conquistare metro dopo metro trattenendo il fiato. Tra la metà degli anni '60 e i primi anni '80, Enzo Maiorca e Jaques Mayol sono stati protagonisti di numerose sfide ai confini delle possibilità umane, un confronto a distanza a colpi di record. Meno 74, meno 77, 80 e poi 87 e ancora, ancora più giù… Ogni volta che il siciliano entusiasmava i suoi connazionali (spesso pantofolai) arrivando coi polmoni dilatati a sfiorare profondità fino ad allora impensabili senza l'ausilio delle bombole, ecco che rispuntava l'apneista transalpino (chiamato l'uomo delfino) a guastare la festa spingendosi qualche spanna più in fondo. E si ricominciava con la battaglia in acqua e sui media. Forse i due campioni si tenevano a vicenda sulle scatole, ma sicuramente si stimavano e si rispettavano. E poi in comune avevano questa divorante mania per il profondo blu. (Mar.Mo.)