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05 maggio 2024, Aggiornato alle 23,03
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Maersk-Msc, caricatori europei preoccupati

European Shippers' Council auspica per l'Antitrust Ue un monitoraggio costante delle rotte e dei noli, centralizzando le informazioni per gli operatori


Meno preoccupante della P3, ma comunque preoccupante. È questo il giudizio dell'European Shippers' Council (ESC) su 2M, l'alleanza tra Maersk ed Msc annunciata nei giorni scorsi e che dovrà essere approvata dall'autorità antitrust Ue e cinese prima di diventare operativa.
«Soltanto con Maersk ed Msc la quota di mercato tra Asia ed Europa sarà del 35%, ancora molto importante, causando una certa preoccupazione» afferma l'ESC, che propone di seguire la soluzione proposta dalla Federal Maritime Commission statunitense per la P3, che prevedeva un monitoraggio costante sia delle capacità di carico che dei noli. A questo l'ESC vorrebbe aggiungere una centralizzazione del sistema di notifiche per i tempi di transito e i porti scalati. Tutto ciò dovrebbe facilitare gli operatori. «Auspichiamo un maggiore coinvolgimento del cane da guardia europeo» afferma l'associazione. 
I caricatori europei non sono soddisfatti della proroga al 2020 che l'Antitrust Ue ha concesso ai consorzi che non superano il 30% della quota di trasporto, così come non è soddisfatta del fatto che sulla P3 (quota che andava ben oltre il 30%) ci sia stato un via libera in controtendenza con le autorità cinesi, che invece l'hanno bocciata.