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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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L'autotrasporto si prepara alla hard Brexit

L'Ue dovrà decidere se concedere o meno una nuova proroga al Regno Unito. Intanto il dipartimento dei Trasporti britannico avvia l'"operation block" e pubblica varie guide doganali, tra cui una dedicata al ro-ro

L'autostrada M20, tra Ashford e Maidstone, Sud Est del Regno Unito

«In vista della oramai sempre più probabile hard Brexit dal prossimo 31 ottobre, il Dipartimento dei Trasporti del Regno Unito sta contattando i 14 mila trasportatori europei registrati al servizio di esenzione per i veicoli pesanti del governo britannico (www.gov.uk/hgv-levy) informandoli della nuova documentazione necessaria per continuare ad operare dopo la Brexit».

In un comunicato agli associati, la Fai-Conftrasporto comunica agli autotrasportatori nuove direttive in vista dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Il 31 ottobre è la data ultima concordata tra l'Ue e il Regno Unito per concludere l'accordo, ma c'è ancora molta incertezza. Martedì il parlamento britannico ha votato due importanti iniziative, il Withdrawal Agreement, una legge attuativa che permette l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea (approvata), e una proposta del governo sul concludere l'accordo entro tre giorni, respinta. Ora la palla passa al'Ue che dovrà approvare un'ennesima proroga alla scadenza del 31 ottobre oppure no.

Comunque vadano le cose, il ministero dei Trasporti italiano ha pubblicato sul suo sito alcuni link al governo britannico che contengono preziose istruzioni per gli autotrasportatori in viaggio verso il Regno Unito. Per la fine di questo mese, per esempio, è in programma l'operation block, il nuovo piano del traffico della regione di Kent da adoperarsi in caso di no deal.

Il governo brittanico ha quindi pubblicato
• una reference guide;
• una pocket guide (utile per chi trasporta ro-ro);
• e una guida per le imprese di trasporto.

Per quanto riguarda l'autorizzazione al trasporto, Fai conferma che si sta per concludere la procedura per estendere al 31 luglio 2020 il periodo transitorio di validità della licenza comunitaria, già fissato al 31 dicembre 2019 dal Regolamento Ue 2019/501. «Di conseguenza, l'hard Brexit non avrà ripercussioni immediate su questo fronte, essendo ancora possibile utilizzare la licenza comunitaria per trasportare dalla Ue nel Regno Unito e viceversa, con applicazione, per i vettori europei, degli stessi limiti attualmente stabiliti dal Regolamento 1072/2009 per le operazioni di cabotaggio: massimo 3 operazioni in 7 giorni», si legge nella nota della Fai-Conftrasporto.

Alla frontiera le cose non dovrebbero cambiare più di tanto nei prossimi mesi. Saranno effettuati controlli sulla base di analisi di rischio, informa la Fai. Il conducente deve avere con se una nota CMR e, in aggiunta, per ciascuna spedizione, della documentazione doganale, per esempio il numero EORI dell'importatore britannico o il carnet ATA/TIR. Lasciato il Regno Unito, le merci in regime di TIR che non procedono verso un altro destinatario e un altro territorio doganale devono essere portate all'ufficio di destinazione.