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10 dicembre 2024, Aggiornato alle 20,43
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Politiche marittime

La Spezia, autorizzazione temporanea per i portuali di Asterix

La vertenza tra l'impresa articolo 16 e La Spezia Container Terminal è in parte rientrata. L'impresa portuale presenterà un nuovo piano di impresa

Il La Spezia Container Terminal (Merlofotografia)

Si è conclusa positivamente la riunione del tavolo convocato questa mattina dall'Autorità di Sistema Portuale (Adsp) del Mar Ligure Orientale in merito alle vicende del consorzio Asterix, impresa portuale articolo 16 operante al La Spezia Container Terminal.

Nonostante restino alcune frizioni tra terminalista e portuali, l'Adsp spiega in una nota post riunione che «vi è stato un approfondito chiarimento sulla procedura di autorizzazione dell'art.16, in questo caso relativo al rilascio autorizzativo da parte della Adsp all'impresa Sea Log del Consorzio Asterix, la quale ha infine riconosciuto la necessità di presentare un nuovo piano di impresa, che recepisca le modifiche apportate alla propria organizzazione dallo scorso novembre ad oggi». Successivamente, l'autorità portuale valuterà il nuovo piano e le relative garanzie presentate da Sea Log/Asterix, ai fini del rilascio autorizzativo art. 16. Nel frattempo, grazie ad un'autorizzazione temporanea rilasciata dalla Adsp, in vigore dal primo gennaio scorso, l'impresa può svolgere regolarmente le sue attività nel porto spezzino, «garantendo i servizi necessari alla salvaguardia occupazionale e al regolare funzionamento del porto», afferma l'autorità portuale. 

La riunione è stata presieduta dal presidente della Adsp, Mario Sommariva, e partecipata dagli avvocati delle imprese e del consorzio Asterix, dai rappresentanti apicali dei terminalisti del La Spezia Container Terminal, Terminal del Golfo e Spezia e Carrara Cruise Terminal, degli art. 16 Eagles, Dock Service, Consorzio TSL, delle imprese di servizi Hannibal e La Spezia Port Service, di Confindustria e dai rappresentanti del lavoratori delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL. «L'ampio confronto – conclude la nota - a tratti serrato, ha fatto emergere la complessità della questione, scaturita dalle divergenze fra soggetti privati, nella fattispecie il Consorzio Asterix e il terminalista LSCT, in merito alla congruità dei loro accordi precedentemente sottoscritti».