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18 maggio 2024, Aggiornato alle 18,37
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Politiche marittime

La politica degli incentivi del porto di Rotterdam

Le tasse ritornano ai livelli del 2008, ma restano basse. Sconti personalizzati su cabotaggio e fluviale


Le tasse del porto di Rotterdam ritornano ai livelli del 2008. Dopo esser state per diversi anni "sottocosto" (fino a un taglio dell'8,5% nel 2012) l'authority, di concerto con l'associazione delle imprese portuali dello scalo, Deltalinqs, ha deciso che dal primo gennaio dell'anno prossimo le tariffe subiranno un aumento dell'1%. 
Si tratta però di una mossa che verrà subito controbilanciata. Quella avviata da diversi anni dal porto olandese, infatti, è una politica di incentivi e sconti permanenti. Le tasse saliranno, seppur di poco, ma verranno mantenuti gli sconti sul transhipment e confermate le tariffe personalizzate sia per il cabotaggio che per i rotabili. Secondo i calcoli dell'Autorità portuale, le tasse del 2012 hanno portato nelle casse 294 milioni di euro provenienti dal traffico marittimo, 14 milioni dal traffico fluviale, 292 milioni dai canoni di concessione.
Secondo il presidente e amministratore delegato della Port of Rotterdam Authority, Hans Smits, «rendendo tali riduzioni permanenti offriamo certezze nel lungo termine agli armatori». Gli operatori sono molto soddisfatti. Una mossa «saggia» per il presidente Deltalinqs Steven Lak. «L'Autorità Portuale di Rotterdam - per il presidente dell'associazione degli agenti e broker marittimi di Rotterdam Albert Thissen - ha dimostrato ancora una volta di essersi resa conto della difficile situazione in cui versa il mercato. Da un lato aumentare lievemente le tasse e dall'altro rendere strutturali gli sconti applicati in passato ha consentito di determinare un buon equilibrio».