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17 maggio 2024, Aggiornato alle 09,46
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La mappa di NaplEst

Firmato protocollo tra Regione e Comune. L'elenco di tutte le strade che verranno ristrutturate al costo di 207 milioni di euro


E' stato firmato ieri a palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, il protocollo d'intesa per l'attuazione del progetto Riqualificazione urbana area portuale Napoli Est. L'intesa è stata sottoscritta dal presidente dell'ente regionale Stefano Caldoro, dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dal presidente del Comitato NaplEst Maria Luisa Faraone Mennella, dal presidente dell'Unione Industriali di Napoli Paolo Graziano, dal presidente dell'Acen (Associazione costruttori edili di Napoli) Rodolfo Girardi e dal presidente di Fintecna Immobiliare Vincenzo Cappiello.
Obiettivo dell'accordo è la riqualificazione urbana e produttiva dell'area della zona industriale di Gianturco, in particolare potenziando la rete stradale e urbana. L'investimento è di 206 milioni e 900mila euro, di cui 106 milioni e 900 mila di fondi POR FESR 2007–2013 e 100 milioni sulla riprogrammazione del Piano Azione Coesione.
Le strade interessate agli interventi di riqualificazione sono: via Ferraris, via Brecce a Sant'Erasmo, via Imparato, via De Roberto, via Miraglia, via Brin, via Aulisio, via Gianturco, via Tocco, via Nuova delle Brecce, asse costiero tratta via Vespucci/via Ponte dei Francesi, asse costiero tratta corso San Giovanni. Completano il quadro degli interventi la rifunzionalizzazione del sistema fognario San Giovanni/Volla, la sistemazione a verde ed arredo urbano della rete stradale, la realizzazione di sistemi di videosorveglianza e l'adeguamento della caserma dei vigili del fuoco. 
«Un altro passo in avanti per riqualificare una zona strategica della città e dell'intera regione – è stato il commento di Caldoro - dal confronto tra le istituzioni e il mondo produttivo possiamo e dobbiamo trovare soluzioni per lo sviluppo. La direzione di marcia è quella giusta».
«Un progetto importante – ha aggiunto de Magistris  - nato dalla positiva integrazione fra fondi pubblici e privati, che cambierà volto ad un'area strategica attraverso una riqualificazione sociale, ambientale, infrastrutturale e produttiva. Un progetto lontano dalla logica della speculazione, che non potrà che avere un'importante ricaduta su un territorio che da cosiddetta periferia può diventare, invece, centro nevralgico del rilancio della città».
«Un importante passo in avanti - è stato il commento del presidente dell'Unione Industriali di Napoli Paolo Graziano - istituzioni e mondo delle imprese confermano la volontà di collaborare, ciascuno per il proprio ruolo, alla rinascita di un'area strategica per il futuro della città. Le tante imprese che operano nell'area potranno finalmente lavorare in un contesto di grande dignità, paragonato al modello Berlino dal ministro della Giustizia, Paola Severino, durante la recente visita a Napoli. Sarà infatti possibile usufruire di infrastrutture in grado di valorizzare la competitività delle aziende. E' significativo lo sforzo posto in atto da un gruppo di imprenditori per trasformare con capitali privati un territorio degradato in un nuovo polmone di sviluppo».