|
adsp napoli 1
19 giugno 2025, Aggiornato alle 14,10
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Logistica

60 mila occupati nella logistica. E se ne cercano altri 4 mila

La crescita costante dell'export rende vitale il comparto delle spedizioni, con un peso combinato sul PIL del 65 per cento. La fotografia del settore all'assemblea Fedespedi

Alessandro Pitto, presidente di Fedespedi

La crescita del commercio estero in Italia si riflette specularmente sul numero di dipendenti del settore delle spedizioni, che ha mantenuto nei decenni un trend costante di occupazione e dal 2015 ad oggi ha registrato un incremento del 16,8 per cento, con circa 60 mila lavoratori attualmente attivi. Nonostante questa crescita, secondo i principali motori di ricerca disponibili, le posizioni aperte per figure specifiche di spedizioni e logistica internazionale si stimano essere oltre 4 mila.

Dalle ultime analisi del Centro Studi di Fedespedi, la Federazione Nazionale Imprese di Spedizioni Internazionali, presentate all'assemblea Pubblica 2025 di Fedespedi a Milano tenutasi giovedì, emerge come il commercio estero sta assumendo un'importanza sempre più crescente per l'economia dell'Italia, che è il settimo maggiore Paese esportatore a livello mondiale con un peso del 2,8 per cento sull'export globale. Il peso combinato di export e import sul PIL nazionale è aumentato significativamente, passando dal 45,8 del 2014 al 65,2 per cento del 2024, con un incremento medio annuo del 4,6 per cento nel periodo considerato. L'export totale italiano è cresciuto da 382,91 milioni di euro nel 2014 a 623,50 milioni nel 2024. Questa forte propensione all'interscambio internazionale genera una crescente domanda di figure professionali nel settore della logistica e delle spedizioni, un settore che mostra così tutto il suo peso strategico per la competitività del sistema Italia.

I 60 mila lavoratori del settore delle spedizioni si concentrano principalmente al nord e, in particolare, il 51 per cento degli occupati si trova nelle regioni del Nord-Ovest - Liguria, Piemonte, Valle D'Aosta e Lombardia; il 60 per cento di questi 60 mila occupati ha un'età compresa tra i 40 e 59 anni e, in generale, si registra un'alta stabilità occupazionale: il 97 per cento dei lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato. 

Il settore si distingue anche per la parità di genere con una presenza del 43,7 per cento di dipendenti donne, in linea con il dato nazionale di occupazione femminile e nettamente superiore alla media dell'ambito Logistica e Trasporti in generale. Un dato significativo che caratterizza il settore è l'elevata occupabilità dei diplomati ITS (Istituti Tecnici Superiori): l'87 per cento trova un impiego entro un anno dal diploma, dato che sale al 93,8 per cento per gli ITS logistici.

Nello specifico, le figure professionali più richieste sul mercato del lavoro sono:
- Operations Officer Export/Import Mare-Aereo: si occupano della gestione completa delle spedizioni, dall'emissione di documenti (B/L, AWB) al contatto con clienti, compagnie e dogane;
- Area Sales: responsabili dello sviluppo del portafoglio clienti, delle offerte di spedizione, dei preventivi internazionali e della gestione dei contratti.

Le competenze più ricercate sono quelle linguistiche - inglese fluente e una seconda lingua come lo spagnolo, il tedesco, il francese o il cinese per mercati specifici -, digitali, tecnico-normative, oltre che soft skills come il problem solving, la capacità organizzativa, la gestione dello stress, l'orientamento al cliente, e la capacità di lavorare in team.

Il tema del lavoro è stato protagonista del dibattito dell'assemblea di Fedespedi (dal titolo "Persone al centro. Lavoro, innovazione e cambiamento organizzativo"). Per l'occasione è stato presentato il Manifesto degli spedizionieri internazionali, frutto di un lavoro a cui hanno partecipato le aziende della Federazione coinvolte nelle commissioni di lavori dell'HR Development e Labour Relations Advisory Body, con il supporto di Damiano Frosi, direttore dell'Osservatorio Contract Logistics "Gino Marchet" del Politecnico di Milano e di Rossella Riccò, responsabile area studi e ricerche di ODM Consulting.

"Siamo in un momento storico in cui il commercio internazionale, che gioca un ruolo così centrale per l'economia mondiale, è soggetto a forti stress e oscillazioni continue a causa delle tensioni a livello globale - ha detto Alessandro Pitto, presidente di Fedespedi. "Un esempio su tutti è il recente andamento dell'import statunitense che nel primo trimestre del 2025 è cresciuto del 26% e nel mese di aprile ha registrato invece una riduzione del 20,4%. In questo scenario sempre più complesso e difficilmente prevedibile - prosegue Pitto - una delle sfide maggiori  a cui è chiamato il settore delle spedizioni e della logistica è quella di saper attrarre talenti e valorizzare nuove competenze. Come Federazione crediamo molto nella valorizzazione dei dipendenti, perché siamo consapevoli che le persone fanno la differenza nel fornire un servizio artigianale e su misura per clienti, e quindi a rendere le aziende più resilienti e competitive".

"Il Manifesto per l'attrattività del settore che abbiamo presentato in Assemblea Pubblica - ha dichiarato Guglielmo Davide Tassone – Vicepresidente Fedespedi con delega allo Sviluppo delle Risorse Umane - nasce con l'obiettivo di mettere a fuoco l'identità delle imprese del nostro settore, evidenziando in particolare i valori che riteniamo fondamentali. Persone al centro, benessere, internazionalità, innovazione e sviluppo sono le parole chiave che riteniamo debbano orientare il nostro lavoro e che caratterizzano la storicità del tessuto imprenditoriale del settore (oltre il 30% delle aziende associate a Fedespedi ha oltre 40 anni di attività".