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02 dicembre 2024, Aggiornato alle 15,40
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Logistica

La logistica dei veicoli è sempre più spezzettata

L'ultimo studio della ECG mostra un contesto di mercato migliorato rispetto a tre anni fa. Ma permangono criticità: non tutte le case di produzione lavorano allo stesso modo e la distribuzione subisce passivamente le loro decisioni

(35mmMan/Flickr)

Dopo anni di carenze di materiali e di chiusure degli stabilimenti automobilistici con brevissimi preavvisi, la visibilità della catena di fornitura dell'automotive, la logistica dei veicoli da vendere sul mercato, si è ridotta e la conseguente affidabilità delle previsioni fornite dai produttori di automobili ne ha risentito pesantemente. Sono i contenuti dell'ultimo studio di ECG, l'associazione europea della logistica dei veicoli, che ha pubblicato il documento "ECG Guide to Finished Vehicle Logistics forecasting", scritto in collaborazione con International Car Distribution Program (ICDP). Il documento è una versione aggiornata della prima edizione pubblicata nel 2019, frutto di un'analisi (13 interviste a grandi produttori e distributori di automobili) dei problemi collegati alle previsioni nel settore e basata su interviste condotte con i fornitori di servizi logistici e con i produttori di automobili.

Vige una scarsa affidabilità delle previsioni a lungo termine, mentre quelle a medio termine tendono a essere più affidabili, anche se le previsioni settimanali sono ancora volatili. E questo non dipende soltanto dal contesto di mercato, profondamente cambiato negli ultimi tre anni, ma anche dal comportamento dei fornitori. C'è una scarsità dei flussi informativi verso i fornitori di servizi logistici che operano nel segmento della logistica dei veicoli finiti, outbound, a differenza dei fornitori di servizi logistici nel segmento inbound che sono relativamente più informati. Le interviste hanno rivelato che i produttori di automobili spesso utilizzano ancora processi di previsione molto manuali con file Excel in vari formati. Tuttavia, c'è una maggiore volontà di adottare processi digitali e i fornitori di servizi logistici hanno sottolineato la necessità di essere informati e coinvolti in questo processo.

ECG si è posta come obiettivo strategico per quest'anno di aggiornare la propria metodologia di previsione in modo che sia le case automobilistiche che i fornitori di servizi logistici abbiano uno strumento aggiornato e una linea guida adatta al mondo più imprevedibile in cui stiamo lavorando.

Se i fornitori outbound non sono informati sui cambiamenti prevedibili o sui volumi di produzione, non possono prepararsi e allocare la capacità necessaria per onorare i contratti. Gli scarsi flussi di informazioni e l'instabilità dei movimenti dei veicoli negli ultimi anni hanno quindi avuto un impatto diretto sulla capacità stessa del settore. 

Le interviste con i produttori hanno anche evidenziato la differenza di approccio e di risorse: alcune case automobilistiche dispongono di risorse dedicate alla pianificazione del logistica dei veicoli, di una collaborazione diretta con altri reparti dell'azienda e di contatti regolari con i fornitori di servizi logistici. Altre aziende invece aggiornano per "silos", in cui le vendite, la produzione e la logistica lavorano in flussi separati che, per la loro natura meno efficiente, producono informazioni incomplete e ritardate. Uno dei produttori intervistati ha sottolineato come bisogna fare in modo che la logistica dei veicoli sia una parte fondamentale dell'incontro di programmazione tra vendite e produzione, non un luogo di riprogrammazione. In altre parole, e non è la prima volta che viene affermato, la catena di distribuzione delle automobili deve essere parte integrande del processo di produzione, non un luogo che subisce passivamente le decisioni dell'industria.

Il documento, oltre alle parti più teoriche e descrittive, fornisce un esempio specifico di file da adottare per le previsioni, nonché un modello di ciclo mensile, che forniscono uno strumento tangibile a tutti coloro che lavorano nella logistica. 

Ben Waller, direttore associato di ICDP, ha commentato: «Dopo aver parlato con i fornitori di servizi logistici e le case automobilistiche, è emerso chiaramente che una migliore previsione del flusso di veicoli finiti da parte delle case automobilistiche risiede in un processo stabile e formalizzato di dialogo continuo tra le case automobilistiche stesse. I fornitori possono, se combinati, svolgere un ruolo chiave nell'affrontare l'instabilità e la carenza di capacità che il settore sta affrontando. Le case automobilistiche che fanno un lavoro migliore di previsione e seguono un processo stabile di dialogo con i loro fornitori lo fanno in parte perché sono adeguatamente sostenuti e finanziati come centro di eccellenza specializzato all'interno dell'organizzazione europea».

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Tag: automotive