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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Politiche marittime

Il futuro del gas naturale liquefatto | Speciale

Credito d'imposta, sgravi fiscali, standardizzazione del bunkeraggio. Assogasliquidi-Federchimica presenta la sua ricetta

(Jnzl's Photos/Flickr)

Credito d'imposta, riduzione del pedaggio autostradale, standardizzazione del bunkering marittimo, esenzione della tassa automobilistica e riduzione delle tasse portuali. Assogasliquidi-Federchimica tratteggia un piano di sviluppo del mercato del gas naturale liquefatto (GNL) per l'Italia. Se attuato, permetterebbe di consolidarne la distribuzione e l'approvigiornamento. «Se in questi settori vogliamo fare un passo deciso vero la transizione energetica e la decarbonizzazione, è giunto il momento di passare da singole e saltuarie iniziative di sostegno al GNL ad un approccio strategico e strutturale per garantire all'utenza i benefici, anche in termini di economia d'uso, lungo tutta la durata degli ammortamenti», afferma Andrea Arzà, presidente Assogasliquidi-Federchimica. «Per questo – continua - chiediamo una serie di interventi fiscali e normativi nazionali, finalizzati alla maggiore diffusione di questo carburante e della sua molecola bio nel nostro Paese, tenuto conto che, a livello comunitario, auspichiamo la revisione dell'approccio tailpipe (allo scarico) per l'utilizzo dei carbon neutral fuels di cui il bioGNL fa parte, già nel prossimo Regolamento comunitario sui nuovi standard emissivi di CO2 per i veicoli pesanti».

Queste nello specifico le richieste, divise per settori.

Trasporto marittimo
• riduzione tasse portuali per le imbarcazioni alimentate a GNL/bioGNL;
• sStandardizzazione della normativa sul rilascio delle autorizzazioni per operazioni di bunkering a GNL/bioGNL, adottando la linea guida del Corpo nazionale VVF insieme alla competente Direzione genarle del MIT ed il Comando generale delle Capitanerie di Porto;
• definizione del nuovo quadro strategico sul settore marittimo in attuazione del Regolamento AFIR (riguardante l'infrastruttura per i combustibili alternativi) che valorizzi l'utilizzo del GNL nel settore marittimo, anche nell'ottica della nuova regolamentazione ETS.

Trasporto stradale pesante
• introduzione di un credito di imposta strutturale per le spese connesse all'acquisto del carburante GNL/BioGNL;
• riduzione del pedaggio autostradale per i veicoli alimentati a GNL/BioGNL;
• esenzione dal pagamento della tassa automobilistica, in linea con quanto fatto gi in alcune Regioni;
• supporto economico agli investimenti per l'installazione di punti vendita di GNL/bioGNL.

Usi industriali
• dDefinizione di misure di supporto (ad esempio credito di imposta per le spese connesse all'impiego del GNL/bioGNL) per gli impianti di natura industriale che decidono di utilizzare il GNL in sostituzione dei combustibili a più elevato impatto ambientale;

Scenari
Se accolte, le richieste dell'industria permetterebbero di concretizzare uno scenario ottimistico dei consumi indicato nel rapporto di MBS, in cui i volumi potrebbero sfiorare le 250kton già dal 2024. La velocizzazione dell'avvio delle operazioni di bunkeraggio porterebbe al raggiungimento di oltre 400.000 tonnellate nel 2026.

Il futuro del mercato small-scale nel medio periodo dipende anche dallo sviluppo del bioGNL, che ad oggi presenta fattori di ottimismo come la continua crescita della produzione di biometano/bioGNL (incentivata dal decreto 2022) e la possibilità di effettuare la liquefazione virtuale.

Nel solo settore del trasporto stradale pesante, assumendo una continuazione della competitività del GNL rispetto al gasolio, si potrebbe avere già nel 2024 una crescita del 26% delle immatricolazioni, con un ritorno ai livelli di incremento del 2021.

Nelle condizioni alla base dello scenario ottimistico, l'aumento della domanda sarebbe del 57% nel 2024, una tendenza di crescita che porterebbe al raggiungimento di 300.000 ton nel 2026 - con una ritrovata competitività del GNL rispetto al gasolio grazie alla riduzione dei prezzi del GNL in Europa - e con oltre 7 mila camion alimentati a GNL in circolazione.

In uno scenario ottimistico, nel 2026 si potrebbero poi registrare le prime operazioni di bunkeraggio di navi a crociera, grazie all'entrata in funzione delle infrastrutture dedicate, che permetterebbe il rifornimento delle navi nei principali porti italiani.

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Tag: gas - ambiente