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16 maggio 2024, Aggiornato alle 16,23
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Il Cirm indaga sul rischio stress nei marittimi

Nell'ultimo numero del suo bollettino, il Centro Internazionale Radiomedico illustra le caratteristiche di questo disturbo che colpisce un numero crescente di lavoratori del mare


Negli ultimi anni i problemi riguardanti lo stress investono in maniera sempre più consistente i lavoratori del mare. E' quanto emerge dall'ultimo numero dei "Cirm News", la pubblicazione curata dal Centro Internazionale Radio Medico (Cirm), istituto nato nel 1935 allo scopo di fornire assistenza radiomedica ai marittimi imbarcati su navi senza medico a bordo. Lo stress – si legge nel documento - colpisce il 25% dei lavoratori europei ed è il secondo problema di salute più comune nel mondo del lavoro, dopo il mal di schiena. L'IMO (International Maritime Organization) rileva che quasi l'80% degli incidenti navali dipendono da "fattori umani" tra cui lo stress del marittimo. La percezione di una intensa fatica – spiega il Cirm – può danneggiare pressoché tutte le abilità psicofisiche del marittimo. La fatica comporta la riduzione della potenza, della velocità, dei tempi di reazione, dei processi decisionali e dell'equilibrio emotivo. Questa condizione è caratterizzata da sonnolenza e dalla diminuzione dei riflessi, e può risultare molto pericolosa quando occorre una costante concentrazione.
Molto diffusi tra i marittimi sono i disturbi del sonno. La durata e la qualità del sonno sono necessari per il benessere psicologico di ogni individuo. Se il ritmo viene alterato, come accade spesso durante i turni del lavoro marittimo, può comparire sonnolenza durante le ore lavorative e difficoltà ad addormentarsi durante le ore di riposo. Molti marittimi riferiscono di avere un sonno continuamente interrotto, anche perché le navi attraversano diversi fusi orari con una certa velocità, provocando il fenomeno del "jet lag". La riduzione del numero dei componenti degli equipaggi, la turnazione, i rumori e la vibrazione della nave, possono incidere anch'essi sul sonno. Questi disturbi possono provocare alterazioni dell'umore, depressione, irritabilità, ansia e frustrazione e, in alcuni casi, disturbi cognitivi e percettivi.
Dal 2012 il Centro Internazionale Radiomedico, riferisce il "Cirm News" è impegnato proprio nella rilevazione e nella valutazione dello stress lavoro-correlato a bordo. Tale attività nasce per adempiere agli obblighi derivanti dal DL 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che ha prescritto la valutazione dello stress nelle strutture lavorative, incluse le navi.