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14 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,47
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I camion contro Onorato: "Ci boicotta"

Due società di autotrasporto hanno scritto all'Antitrust, sostenendo che, da quando operano anche con Grimaldi, Cin e Moby li "puniscono"


La battaglia per il controllo del traffico marittimo verso la Sardegna si sposta dalle redazioni dei giornali agli uffici dell'Antitrust. Dopo le lettere al veleno di questi giorni tra Vincenzo Onorato, armatore di Moby e Compagnia Italiana di Navigazione (Cin, ex Tirrenia), e il presidente di Confitarma Emanuele Grimaldi, patron della Grimaldi Lines, arrivano le denunce di due compagnie di autotrasporto, la Trans Isole e Nuova Logistica Lucianu. Entrambe hanno scritto all'Autorità garante della concorrenza e del mercato segnalando il boicottaggio subìto nell'imbarco delle proprie merci su navi di Cin e Moby. In più occasioni, affermano, si sono visti «ingiustificatamente negare – afferma Trans Isole - l'imbarco dei proprio rimorchi sulle navi di Cin che effettuano, in regime di servizio pubblico, i collegamenti marittimi per il trasporto delle merci tra la Sardegna e la penisola italiana». Una mossa che rivela una neanche tanto celata «strategia di abuso di posizione dominante diretta ad estromettere dal mercato i concorrenti». Nuova Logistica Lucianu sostiene che in modo «del tutto arbitrario e ingiustificato» Cin ha interrotto accordi commerciali in corso con loro.

Le società di trasporto spiegano che i problemi sono iniziati da quando non operano più in esclusiva con le compagnie di Onorato. «È noto alla scrivente che i comportamenti di Cin e Moby rappresentano una scellerata punizione attuata al fine di nuocere alla Lucianu, "colpevole" di avere recentemente optato per alcuni servizi di trasporto effettuati da una compagnia del gruppo Grimaldi». Il piano di accusa di Trans Isole e Lucianu si muove sul piano di una pratica scorretta e anticoncorrenziale aggravata dal fatto che Cin essendo l'ex compagnia di bandiera eredita l'obbligo di continuità territoriale con le isole della nazione, ragion per cui il boicottaggio appare nella doppia veste lesiva di interessi privati (concorrenza) e pubblici (continuità territoriale e consegna tempestiva delle merci alle isole).