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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Cultura

Freya, il tricheco che si riposa sulle barche sfasciandole

Da qualche settimana un mammifero di 700 chili si aggira nella baia di Frognerkilen, vicino Oslo. Probabilmente ci è entrata per sbaglio. È amena e sta facendo un sacco di danni

(Twitter/@steinkobbe)

Da un paio di settimane una femmina di tricheco è entrata - e probabilmente non era sua intenzione – nella baia di Frognerkilen, nel fiordo di Olso. I social ne stanno parlando da giorni perché attualmente si trova in un porticciolo turistico e per riposarsi usa le barche attraccate. Il problema è che pesa 700 chili, praticamente quanto una piccola utilitaria, sfasciando i natanti su cui sale e in alcuni casi, per esempio nel caso di gommoni, affondandoli.

Si chiama Freya – il nome della dea norrena dell'amore - e prima di approdare nella baia di Frognerkilen è stata avvistata nei mesi scorsi in Scozia, nei Paesi Bassi, in Danimarca e nel porto di Kragerø, a un paio di centinaia di chilometri a Sud di Oslo. Da quando gira per i porti turistici è stata molto fotografata e filmata, così da meritarsi il nome della dea dell'amore, della bellezza e della guerra della mitologia norrena. Uno degli streaming più condivisi, quello del tabloid norvegese Verdens Gang, è stato visto da circa 170 mila persone.

Freya usa le barche turistiche come piattaforme su cui riposarsi, distruggendone i sedili e ammaccando le vetroresine. Le autorità locali hanno installato una piattaforma dedicata per evitare che usi le barche ormeggiate ma al momento con scarso successo. Freya è diventata nelle ultime settimane un fenomeno di tendenza sui social network per via del contrasto tra l'amenità del comportamento dell'animale (un mammifero relativamente pacifico fuori dall'acqua, anche se diffidente verso gli esseri umani) e la distruzione che riesce a provocare, con danni finora stimati in decine di migliaia di euro.

Secondo l'esperto di trichechi Rune Aae, che osserva Freya da quando è entrata nel fiordo di Oslo, l'animale vi sarebbe entrato per sbaglio, mentre nuotava verso il Mar Glaciale Artico. È probabile che non lasci la baia semplicemente perché non sappia dove andare, ritrovandosi un po' spaesata, circondata da barche, proprietari di barche furiosi e passanti curiosi.

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Tag: ambiente