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03 maggio 2024, Aggiornato alle 16,47
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Fincantieri ritorna all'utile

Dopo due anni caratterizzati da risultati al ribasso, il gruppo cantieristico chiude il 2011 in attivo con 10 milioni di euro in utili. Ordini in calo di circa 100 milioni


Risultati positivi per il gruppo Fincantieri che nel 2011 ritorna in attivo dopo due anni di risultati al ribasso. Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato e approvato il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio registrando 10 milioni di utili.
I ricavi si assestano a circa 2,4 miliardi con una quota di export che supera l'80% e ordini acquisiti nell'esercizio per oltre euro 1,8 miliardi.
L'Ebitda è pari a 138 milioni con un eccesso di cassa rispetto alla posizione debitoria (posizione finanziaria netta) pari 166 milioni.
A conferma delle parole dell'amministratore delegato del gruppo Giuseppe Bono, che ha sempre parlato di un gruppo sano e solido, il patrimonio netto è di 951 milioni, con 300 milioni di riserve, prevalentemente dovuti ad utili non distribuiti. Sostanzioso anche il bilancio di cassa con fondi pari a 114 milioni. «La società conferma la sua posizione di leadership – afferma Bono - grazie anche alla forte struttura finanziaria e patrimoniale. Con l'accordo sindacale concluso alla fine dello scorso anno, volto ad adeguare la capacità produttiva alla domanda, siamo più competitivi in un mercato che è ancora estremamente depresso. Mai come in questo momento – conclude - è indispensabile che tutta l'azienda, dal management a tutti i dipendenti, sia unita per perseguire quegli obiettivi di crescita che, seppure difficili, possono essere raggiunti anche in questo momento di grave crisi». Il piano Fincantieri resta così quello accordato il 21 dicembre con i sindacati e il ministero del Lavoro.
Nell'anno precedente gli investimenti sono stati di 78 milioni, con ordini incamerati del valore di 1,8 miliardi, in calo di circa 100 milioni rispetto al 2010. In particolare le commesse hanno riguardato la costruzione di due navi da crociera di grandi dimensioni per il gruppo Carnival (P&O Cruises e Costa Crociere) e di una nave da crociera extra-lusso di piccole dimensioni per l'armatore francese Compagnie du Ponant. Nel settore militare invece, attraverso la controllata Orizzonte Sistemi Navali, sono state realizzate un'unità da sbarco e supporto logistico destinata alla Marina Nazionale della Repubblica Democratica e Popolare Algerina e, attraverso la controllata americana Fincantieri Marine Group, un ordine per la costruzione di un'ulteriore unità Lcs (Littoral Combat Ship) per la Us Navy e di altre 21 unità minori per la Us Coast Guard. Presso i cantieri americani verranno costruite anche le due navi ordinate da Tidewater. Infine sono stati acquisiti ordini per 62 milioni nel business riparazioni e trasformazioni e per 136 milioni in quello dei sistemi e componenti.