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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Fincantieri, 7,4 miliardi di ricavi nel 2022 (+11,7%)

Con 109 navi commissionate il valore degli ordini supera di oltre quattro volte i ricavi. L'ad Folgiero: "Un anno di transizione"

(Tony Webster/Flickr)

Il consiglio di amministrazione di Fincantieri, riunitosi sotto la presidenza di Claudio Graziano, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2022.

I ricavi sono pari a 7,4 miliardi di euro, in aumento dell'11,7 per cento rispetto al 2021, in linea con le attese e lo sviluppo del backlog. Dovrebbero salire a 8,8 miliardi nel 2025, secondo le previsioni del piano industriale. Gli ordini acquisiti sono stati pari a euro 5,3 miliardi, un valore in aumento del 59 per cento rispetto al 2021, grazie al forte contributo delle commesse delle navi da crociera e delle unità offshore. Fincantieri ha un carico di lavoro (tra ordini e navi ricevute in commessa) di 109 navi, per un valore di 34,3 miliardi, pari a 4,6 volte i ricavi.

Nel 2022 sono state consegnate 19 navi da 9 stabilimenti del gruppo Fincantieri, per lo più in Italia. Un anno di ordini cantieristici caratterizzato dalla ripresa delle commesse per le navi da crociera dopo il rallentamento degli anni della pandemia, che ha visto aumentare la richiesta di navi equipaggiate con tecnologie all'avanguardia e alimentate da motori di nuova generazione.

Il risultato di gruppo è negativo per 324 milioni, scontando oneri estranei alla gestione ordinaria o non ricorrenti. L'indebitamento finanziario netto è di 2,5 miliardi, beneficiando di una creazione di cassa netta di euro 765 milioni nel secondo semestre del 2022. L'ebitda è di 221 milioni, con un ebitda margin a 3 per cento.

«Il 2022 è stato un anno di transizione», commenta Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, «in cui la nostra performance è stata condizionata da una serie di partite non ricorrenti anche collegate alle code degli effetti del Covid-19 sulla supply chain ed agli effetti inflattivi generati dal conflitto ucraino. Questi fenomeni hanno portato il nuovo management ad effettuare una revisione strategica delle principali commesse. Inoltre, a fine 2022 il Gruppo ha concluso la definizione del nuovo piano industriale 2023-2027 che prevede una concentrazione sulla disciplina finanziaria e sul risk management oltre ad una focalizzazione sulla modernizzazione dei cantieri e sulla leadership tecnologica sulla nave digitale e verde. Con un settore crocieristico in ripresa verso valori pre-Covid e un aumento degli investimenti previsto sia nel comparto della Difesa che in quello delle energie rinnovabili, il nostro Gruppo è molto ben posizionato per cogliere tutte le opportunità che il prossimo futuro riserva. Tale dinamica è dimostrata anche dal livello delle acquisizioni commerciali che nel 2022 hanno raggiunto un livello molto superiore al precedente esercizio».

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