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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Politiche marittime

Federagenti e Fedepiloti chiedono un sostituto di Rixi

L'associazione degli agenti marittimi vorrebbe il reintegro dell'ex viceministro, o la nomina di un nuovo sottosegretario

Danilo Toninelli

Il vuoto politico lasciato dalle dimissioni del viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, deve essere colmato col reintegro dello stesso o con la nomina di una figura, un sottosegretario per esempio, che ripristini la governance del mare, come il geologo Mauro Coltorti, presidente della Commisisone Lavori Pubblici del Senato, il senatore e avvocato Mattia Crucioli, entrambi del Movimento 5 Stelle, o con una personalità competente della Lega, com'è stato proprio Rixi. Federagenti fa un appello al governo e chiede il ripristino della "governabilità marittima". Al momento il cluster non ha «un riferimento politico in grado di affrontare le tematiche del trasporto e della logistica», denuncia il presidente dell'associazione degli agenti marittimi, Gian Enzo Duci

All'appello di Federagenti si associa anche la Fedepiloti. «Senza togliere assolutamente niente al ministro Toninelli, che si è speso e si sta spendendo per il settore, bene ha fatto il presidente Duci a sottolineare che le ampie questioni diversificate che è chiamato a gestire, diventano insostenibili per un uomo solo», aggiunge l'associazione dei piloti in una nota. L'assenza di un riferimento politico ma anche tecnico all'interno del dicastero che governa i porti, quello dei Trasporti, secondo Duci, «è un problema serio per noi operatori, ma lo è specialmente per il ministro Toninelli che si trova ad affrontare da solo questioni diversificate e insostenibili per un singolo uomo di governo». «Questo vuoto di conoscenza», precisa Duci, rischia di «incidere in modo permanente, per anni, sulla capacità dell'economia italiana di competere sui mercati».

«Quelle del settore marittimo e della portualità italiana - continua la nota di Fedepiloti - sono importanti e complesse, ed il momento è di assoluta emergenza se vogliamo riprenderci un ruolo di primissimo piano che, per competenza e posizione geografica, ci spetterebbe di diritto nello scenario mondiale».
 
«Il M5S – continua il presidente di Federagenti - ha dimostrato in questi giorni, sul caso ILVA, di rendersi conto quando sia opportuno fare marcia indietro per evitare un autogol. In tal senso oggi, dopo la battaglia di principio pre elezioni disinnescata dalle dimissioni di Rixi, paradossalmente, sarebbe convenienza proprio del ministro Toninelli e del M5S chiederne il reintegro nella posizione, anche in considerazione del fatto che la legge Severino non è ancora applicabile al suo caso».  
 
Senza Rixi, senza un riferimento competente sulla logistica e i porti, «l'asse portante dell'economia italiana», ogni sviluppo è bloccato o «invischiato in una palude che minaccia seriamente di impedire qualsiasi prospettiva di ripresa del paese. A nostro parere - conclude Duci - è oggi non più rinviabile la scelta di un referente dedicato in seno al governo per tutte le tematiche afferenti al settore portuale, alla logistica, alle politiche marittime, Via della Seta inclusa».