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03 maggio 2024, Aggiornato alle 16,47
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Politiche marittime

Emissioni, Ecsa: "Sbagliato allineare Imo e Ue"

Una risoluzione del Parlamento europeo spinge verso misure globali già dal 2016. Gli armatori: "È irrealistico"


È irrealistico pensare a un allineamento tra le politiche comunitarie e le direttive dell'International Maritime Organization (Imo) sulle emissioni di gas serra già a partire dall'anno prossimo. Ne è convinta l'associazione degli armatori europei (Ecsa) che ha criticato l'ultima risoluzione del Parlamento Ue in cui si esortano i delegati della prossima Conferenza di Parigi sul clima (la "Cop21") - che si terrà a dicembre - a lavorare insieme all'Imo per sviluppare una politica globale sull'ambiente già dal 2016.

«Siamo contenti - afferma il segretario Ecsa Patrich Verhoeven - di vedere che il Parlamento europeo riconosce l'importanza di una soluzione globale per lo shipping e della fiducia accordata all'Imo, ma siamo anche preoccupati per i termini adottati. Il 2016 è dietro l'angolo ed è piuttosto irrealistico aspettarsi dall'Imo una soluzione in pochi mesi. Una spinta europea unilaterale per una scadenza così rigida può essere controproducente».

«La scadenza al 2016 non è coerente con le misure già adottate al livello comunitario» sentenzia anche Benoit Loicq, direttore del reparto sicurezza e ambiente dell'Ecsa. «Spingendo a una scadenza così stretta – continua – l'Ue vorrebbe sostanzialmente indebolire le procedure Imo. Si starebbe concentrando su misure regionali, facendo marcia indietro sulla politica adottata finora».

Il programma Monitoring, Reporting and Verification dell'Ue è lo strumento creato per uniformare le regole globali sulle emissioni. «L'azione concordata è quella di iniziare con un quatro accurato delle emissioni dello shipping nel 2018. Saltando del tutto questa fase, come sarebbe possibile fissare obiettivi realistici e giusti?» si chiede Loicq.

Le misure adottate dall'Imo per ridurre le emissioni delle navi in tutto il mondo sono impressionanti per drasticità e velocità di implementazione. Quest'anno è entrato in vigore il limite sul tenore di zolfo nel combustibile, ma già nel 2011 sono operativi in tutto il mondo i regolamenti della convenzione Marpol annex VI, che si applicano al 95 per cento della flotta mercantile mondiale. Nel 2013 è entrato in vigore l'Energy Efficiency Design Index, che impone a tutte le navi costruite dopo il 2025 di essere del 30 per cento più efficienti sui consumi rispetto alle navi realizzate dopo il 2000. Bisogna tenere conto che tutte queste misure, e in generale ogni regola che riguarda le emissioni, entrano in vigore gradualmente, prevedendo in alcuni casi anche delle deroghe.

Sulla base dell'ultimo studio Imo "Green house gas" pubblicato l'anno scorso, il trasorto mercantile internazionale trasporta il 90 per cento del commercio mondiale e produce il 2,2 per cento delle emissioni di CO2: un'economia di scala formidabile, di fatto imbattibile da qualunque altra forma di trasporto. Nel 2007 questa quota era del 2,8 per cento. Tra il 2007 e il 2012 le emissioni sono diminuite complessivamente del 10 per cento.